Nazionale: contro il Portogallo finisce 0-0

Lusitani matematicamente primi nel girone

Niente da fare. Davanti agli oltre 70.000 di San Siro l’Italia di Mancini disputa contro il Portogallo una prestazione indubbiamente apprezzabile, ma non riesce a sbloccare lo 0-0 del fischio d’inizio; con un turno di anticipo, sono così i lusitani ad acquisire aritmeticamente il diritto di accedere alle “Final Four” di Nations League. Per gli Azzurri il cammino verso l’Europeo passerà necessariamente, e come preventivato, dalle qualificazioni del prossimo anno.

Il tecnico jesino schiera davanti a Donnarumma la coppia di centrali bianconera composta da Bonucci e Chiellini, con Florenzi e Biraghi sui lati. In mezzo al campo, la convivenza tra Jorginho e Verratti (con il pescarese ad operare quasi da mezzala) si fa sempre più consolidata, con Barella a completare il trio della mediana; in avanti, Immobile è il punto di riferimento, con Chiesa ed Insigne a gravitare intorno al laziale. Fernando Santos, volutamente ancora senza Ronaldo, propone l’ex milanista Andre Silva al centro dell’attacco, mentre la presenza “italiana” si focalizza sulle fasce con il partenopeo Mario Rui e il bianconero Cancelo; inizialmente in panchina, ma poi in campo per una ventina di minuti, l’interista Joao Mario.

L’Italia appare pimpante e propositiva e costruisce occasioni reali e potenziali in serie; Rui Patricio è pronto su Insigne, ma Immobile è poco reattivo sulla ribattuta. Successivamente, Florenzi in diagonale e Bonucci di testa allargano troppo; provvidenziale, poi, la deviazione in corner di Fonte sulla girata di Chiesa. Nell’ultimo quarto d’ora di partita Mancini prova ad iniettare nuova linfa nel proprio undici inserendo Lasagna, Pellegrini (che nel finale è troppo morbido di testa) e Berardi in luogo rispettivamente di Immobile, Verratti e Chiesa; ma il naturale calo fisico degli Azzurri è ormai incombente e serve un intervento prodigioso di Donnarumma su Carvalho per evitare ad un sospiro dal triplice fischio una beffa che sarebbe risultata immeritata.

Lo 0-0 finale rende così ininfluente il match in programma martedì tra Portogallo e Polonia, in cui l’Italia avrebbe potuto riporre ancora una tenue fiammella di speranza circa il primato nel girone. È tuttavia, quello di ieri, un incontro dal quale è possibile trarre qualche elemento confortante; la crescita di un gruppo in piena ricostruzione è evidente, benché lenta, mentre le maggiori perplessità emergono dal reparto offensivo, in cui le alternative sono numericamente molte, ma manca una figura di riferimento in grado di trainare la squadra in occasioni di confronti particolarmente bloccati.

Martedì, alla “Luminus Arena” di Genk, il test amichevole contro gli Stati Uniti potrebbe offrire ulteriori spunti a Mancini, prima di deporre le armi durante l’inverno, per poi iniziare ad intraprendere la strada verso l’Europeo del 2020.

Gigi Bria

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