Parlare d’amore con amore

Partner stalker e borderline: se li riconosci li eviti

I consigli della Dottoressa Viviana Morelli, psicoterapeuta

Carissimi Amici, carissime Amiche, grazie ai preziosi consigli della cara Amica Viviana Morelli –
Psicoterapeuta – comprenderemo come individuare partner potenzialmente pericolosi e come cautelarci.

Daniela Cavallini:

Ciao Viviana, grazie per essere ancora con me. Oggi affrontiamo oltre alla fragilità femminile di fronte
all’amore, due tra i più temibili “personaggi”: lo stalker ed il borderline.

Dott.ssa Viviana Morelli:

Ciao Daniela e grazie per questa opportunità. Diffondere informazioni utili e corrette è l’azione di “primo
intervento” per individuare possibili pericoli e, dunque, cautelarci.

Daniela Cavallini:

E’ inconfutabile che intorno a noi tutto evolve, o involve, ma certamente assistiamo ad un costante
cambiamento sociale, cambiano le mode, i modi di comportarci, di esprimerci, vantiamo onorate carriere
professionali, rivendichiamo l’ emancipazione femminile… Tuttavia, solo un aspetto della vita di una donna
pare immutato: soffrire per amore. E’ una sofferenza assolutamente “democratica” che prima o poi
assale tutte, senza discriminazione in termini di età, bellezza, cultura, fascia sociale, ecc. Perché siamo così
psicologicamente fragili di fronte all’amore?

Dott.ssa Viviana Morelli:

Un argomento, questo, trattato molte volte…. non basta mai purtroppo. Si, il mondo femminile è così
radicato culturalmente nella sofferenza amorosa, fardelli antropologicamente ereditati si sovrappongono
ad una storia personale di un femminile-ferito alle proprie radici, con un bisogno sempre vivo di riscatto e
riconoscimenti.
La sofferenza amorosa, come dici tu, è “democratica” perché la più umile e la più acculturata delle donne
soffre nello stesso modo, a volte anche una cinquantenne come una quindicenne. Perdersi nella lucida
follia dell’innamoramento è un “fenomeno” che ha a che fare con le nostre fragilità. Siamo tutti fragili
…uomini e donne. Nei momenti di necessaria trasformazione esistenziale si scivola in un “accumulo
depressivo” (Alberoni) che ci rende vulnerabili all’innamoramento, tutti allo stesso livello. Cerchiamo di
compensare un vissuto di inadeguatezza personale e sociale. Così le donne inseguono il “principe
azzurro” che oscilla tra il narcisista brillante e irraggiungibile e il farabutto patologico, manipolatore e
ambivalente. Ma questa sofferenza democratica, riguarda anche gli uomini; che cercano di nascondersi di
più perché il loro condizionamento culturale impedisce un ammissione di fragilità. Troppe volte vista come
debolezza!

Daniela Cavallini:

Tendenzialmente, noi donne, desideriamo l’amore romantico… quello manifestato con le classiche
attenzioni galanti da parte dell’uomo prescelto, ma un tuo collega, nell’ambito di un’intervista radiofonica,
affermò che “proprio quell’uomo premuroso, che ti riempie di attenzioni all’inverosimile, quello che ti
pare il vero principe azzurro, è quasi sempre colui che inaspettatamente si rivela uno stalker”. Comprendi
bene la diffidenza, destabilizzante, che può sorgere nel rapportarsi con una persona, che pare “quella dei
tuoi sogni”. Tu, Viviana, condividi questo parere?

Dott.ssa Viviana Morelli:

Si Daniela, capisco l’effetto destabilizzante, riconosco che ciò che ha detto il collega in genere è vero,
però spieghiamo meglio. E’ chiaro che esistono uomini sani e non dobbiamo vedere patologici
manipolatori ovunque, ma se parliamo di caratteristiche di personalità come quella borderline, o del
narcisista-manipolatore, che sono quelle personalità che si nascondono dietro lo “stalker”, veramente la
tendenza di queste persone è quella di ammaliare, sedurre…catturare l’attenzione della “vittima”, nella
sua veste “patologica” il seduttore è un uomo comunque ferito che cerca amore, dietro una patologia c’è
un dramma di sofferenza e di bisogno d’amore, pertanto, sa cogliere chi come lui ha un immenso bisogno
e sa bene cosa deve dare o essere.
Purtroppo poi usa queste qualità, se vogliamo, di sensibilità per agire una vendetta e un possesso. Molto
spesso quindi si presenta al meglio, creando un’ immagine impeccabile agli occhi degli altri, in alcuni casi la
donna oggetto di violenze psicologiche rischia di non viene creduta quando si confida con parenti e amici.
Forse facciamo bene ad accogliere quello che ci arriva con un pizzico di diffidenza-prudenza, dando
tempo al rapporto senza tuffarsi troppo nel legame.

Daniela Cavallini:

Seppure nei rapporti di coppia la violenza, verbale e non solo, può manifestarsi da parte di entrambi i
partner, la cronaca, riferisce sempre più spesso di abusi da parte dell’uomo sulla donna. Storie che
iniziano amorevolmente e sfociano improvvisamente in modo deplorevole, causando una forte sofferenza
emotiva. Puoi evidenziare i comportamenti allarmanti, individuabili in un uomo, comprensibili anche agli
occhi di una donna inesperta oltre a sottolineare quelle caratteristiche “macroscopiche” che individuano
un probabile “stalker”?

Dott.ssa Viviana Morelli:

Ci tengo a precisare che queste etichette come “borderline” “narcisista patologico-manipolatore” ecc. ci
servono per delineare un profilo di personalità, ma nella realtà certe caratteristiche hanno gradi diversi di
intensità, sfumano una nell’altra. Nessun disturbo di personalità è “puro”, le caratteristiche che
sottolineo, appartengono anche alla personalità del “dipendente” sia affettivo che da sostanze.
Ci devono aiutare a riflettere se alcuni di questi comportamenti e caratteristiche sono le cause che ci
portano a soffrire, a perdere la serenità e l’equilibrio.
Caratteristiche dalle più macroscopiche alle più sottili:
1) Nel giro di poco tempo si evidenziano sbalzi di umore forte… esplosioni di rabbia. La personalità
borderline tende a idealizzare la persona amata… ad adorarla, nel giro di poco capovolge il suo
atteggiamento in punitivo, critico e aggressivo.
2) Ama o Odia in modo molto distinto. Si notano evidenti manifestazioni di gelosia, anche
retrospettiva.
3) Inizialmente si presenta troppo perfetto, calza il nostro ideale di uomo innamorato. Ha una
sensibilità fortissima e riesce a “leggere nell’anima”.
4) Cerca di possedere controllare e isolare la donna-vittima (o uomo vittima), gli altri sono dannosi
solo lui è nel giusto.
5) Utilizza spesso messaggi a doppio legame (dietro un messaggio positivo si nasconde uno negativo).
6) Ha una Memoria selettiva, ricorda ciò che è utile per svalutare e umiliare, solo ciò che gli fa
comodo.
7) Fa complimenti e apprezzamenti solo per ricevere qualcosa in cambio.
8) Incapacità di empatizzare, riporta sempre la conversazione su di sé… facendo finta di comprendere
un sentimento o situazione altrui.
9) Hanno una grande voracità affettiva e spesso si sentono trascurati, rifiutati, non basta mai ciò che
ricevono. Interpretano in modo paranoico i comportamenti del partner.
10) Vogliono una disponibilità 24 ore su 24. Non tenendo conto delle esigenze dell’altro.

Chiaramente sono tratti caratteriali che si presentano da un minimo ad un massimo. Ogni persona è un
mondo a sé.

Daniela Cavallini:

Mi soffermo sul disturbo riconducibile al tanto repentino, quanto disarmante, cambiamento del
comportamento da parte del partner, che è attribuito alla personalità borderline. E’ noto che durante la
fase del corteggiamento e in quella iniziale della relazione, il partner “borderline”, si comporta con
gentilezza estrema, ricoprendo la compagna di premure amorevoli, quando ad un tratto, un fattore
apparentemente irrilevante, sovverte questo idillio in un inferno. Dalle email ricevute, si evince che
spesso la relazione prosegue in un’alternanza, talvolt a addirittura giornaliera, fra insulti irripetibili e
dolcissime promesse d’amore. Ovviamente è un’esperienza devastante, ma quello che ancor più rende
straziante la situazione è trovarsi ad affrontare il dramma del dubbio, ossia: “lui” è un volgare farabutto o
è ammalato? Quali sono gli elementi che identificano l’uno rispetto all’altro?

Dott.ssa Viviana Morelli:

Personalmente Daniela, io credo che la distinzione non ci sia, sicuramente c’è una libera scelta personale
in tanti comportamenti antisociali e distruttivi. Ma credo che il delinquente o farabutto oltre ad aver
acquisito uno “stile imitativo” nell’ambiente dove è cresciuto, certamente non è stato risparmiato da
sofferenze e traumi, quindi sono realtà che sfumano l’una nell’altra. Questo non significa che dobbiamo
giustificare o necessariamente capire o perdonare. Bisogna sempre rimanere presenti a se stessi, al
malessere che si prova, e ricordare la “realtà”, non possiamo salvare nessuno che non voglia essere
salvato.
Sicuramente durante un rapporto la donna può intuire che dietro certi comportamenti antisociali e illegali…
si nasconde dolore, incapacità di entrare in relazione e di mantenere un comportamento equilibrato.

Daniela Cavallini:

Nel caso di un partner malato, quale comportamento consigli alla donna che vuole recuperare il
rapporto? Esiste la possibilità che l’unione possa divenire meno instabile ed essere comunque
soddisfacente?

Dott.ssa Viviana Morelli:

Molto difficile che questo avvenga dove si delinea una personalità “borderline” nei suoi aspetti più gravi.
In genere non si mettono in discussione facilmente, il rapporto finisce perche il border “attacca il legame”
continuamente, e in questo caso è proprio la vittima che chiude, perché si sente fortemente destabilizzata
e sofferente.
In casi più leggeri, se Lui ammette e accetta di entrare in trattamento qualche possibilità si intravede. Ma
faticosa e con poche possibilità di successo. Il borderline o il narcisista sono molto resistenti all’intervento
di psicoterapia.

Daniela Cavallini:

Quando un amore può definirsi irrecuperabile?

Dott.ssa Viviana Morelli:

Abbiamo detto che la donna che viene sedotta da un borderline viene attratta dal suo fascino, dalla
sensibilità, dalla sua capacità di idealizzare lei e l’amore. In genere si prova il desiderio di aiutarli, di
proteggerli, di salvarli, di dare loro tutto l’amore che gli è mancato nella loro triste infanzia. La donna che
ama il border nel giro di poco tempo viene sopraffatta dalla sua ambivalenza, lui diventa un succhiatore
di energia per lei, produce una “destabilizzazione” da co-dipendenza.
Per quanto possiamo dire che un amore malato è comunque amore, i segnali per dire “basta” ed entrare in
una sana sofferenza da distacco, sono proprio questi: la vittima si sente fortemente prosciugata,
destabilizzata nell’umore, nell’equilibrio affettivo con evidenti manifestazioni di ansia e inquietudine.
Impotente di fronte all’instabilità dell’amato, la sua autostima si affievolisce ad ogni violenza psicologica
e verbale che subisce. La parte “sana” di questa donna può avere la meglio e agire una scelta di rispetto e amore per se. Il nostro compito è quello di sostenere questa decisione quando incappiamo in queste
storie.
Anche parlarne, aumentare la consapevolezza femminile, e anche maschile, magari ci aiuta a limitare i
danni all’origine.

Daniela Cavallini:

Un’ ultima domanda, forse la più difficile… Cosa consigli alle nostre amiche e, perché no, anche a qualche
amico che timidamente non si espone scrivendomi, per meglio superare il dolore imprescindibile della fine
di un amore?

Dott.ssa Viviana Morelli:

Si Daniela è difficile! Forse non c’è una risposta unica per tutti, la fine ha sempre un senso e non avviene a
caso. Certamente anche un rapporto malato è una forma di amore. Se “la fine” nasce da un atto di amore
per noi stesse è un dolore costruttivo. Ha un tempo, non uccide, passa lasciando il posto ad altro. La
psicoterapia in sintonia con la legge dell’Attrazione aiuta a riformulare i propri pensieri, rivalutare il
distacco come una rinascita. Pensare che ciò che si è perso in realtà era una strada per l’infelicità.
Possiamo cambiare solo noi stessi e dare un esempio di felicità! Non possiamo cambiare chi vuole
rimanere nella patologia, non ci ama e non ama se stesso. Si supera meglio il dolore se immaginiamo che
quella persona ha lasciato “uno spazio” e non un vuoto. La vita va sognata…immaginata…vissuta
imparando a valorizzarsi.
Ringraziando la Dott.ssa Viviana Morelli, vi anticipo che prossimamente tratteremo in modo specifico i
problemi che mi avete già evidenziati nei messaggi privati, oltre a quelli che mi perverranno.

Un abbraccio

Daniela Cavallini

Dott.ssa Viviana Morelli – Psicoterapeuta ad approccio integrato – Ipnositerapeuta Eriksoniana –
vivianamorelli@virgilio.it mobile 3382407842

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