Pasta alla Norma

Dalla tradizione gastronomica siciliana

Care Amiche e cari Amici de La Voce, si narra che il commediografo siciliano Nino Martoglio (1870-1921), quando assaggiò il piatto che sto per proporvi, esclamò: “Chista è ‘na vera Norma!”, paragonandolo così alla celeberrima opera del suo conterraneo compositore, Vincenzo Bellini. Sarebbe dunque questa l’origine del nome della pasta alla Norma, piatto forte della cucina siciliana, anche se ormai è noto in tutta la penisola.

La pasta alla Norma non è particolarmente difficile da preparare e non richiede nemmeno molto tempo: tre quarti d’ora al massimo.

Per realizzarla per quattro persone, munitevi di 400 grammi di pasta corta (penne o maccheroni andranno benissimo), mezzo chilo di polpa di pomodoro, 100 grammi di ricotta salata, una cipolla e 400 grammi di melanzane. Ed ancora, olio extravergine d’oliva, sale e pepe per quanto potranno bastare.

Innanzitutto fate rosolare in una casseruola con tre cucchiai d’olio extravergine d’oliva, la cipolla che avrete tritato. Assicuratevi che la fiamma sia moderata e spegnetela non appena la cipolla sarà dorata.

Abbinate alla cipolla rosolata la polpa di pomodoro, il sale ed il pepe e lasciate che il tutto cuocia per circa venti minuti a fiamma media.

Nel frattempo, occupatevi delle melanzane che, una volta affettate, immergerete nell’olio bollente sino a quando non avranno preso colore su entrambi i lati. A quel punto, potrete toglierle dalla cottura e salarle.

Fate cuocere la pasta e siate certi che sia al dente. A cottura ultimata, scolatela ed aggiungete il condimento arricchendolo con una spolverata di ricotta salata. Per rendere perfetta la vostra pasta alla Norma, guarnite ogni porzione con qualche fetta di melanzana fritta.

Per quanto riguarda l’abbinamento con il vino, il mio suggerimento è quello di accompagnare la pasta alla Norma con un Etna bianco superiore DOC, 12 gradi di bontà che non vi deluderanno.

Alla prossima ricetta!

Chef Antony

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