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PRIMA DI NOI

di Massimiliano Caranzano

Avviandosi alla lettura di questo libro si ha la sensazione di fare un viaggio in un passato a noi sconosciuto, o meglio non corrispondente a quello che abbiamo imparato sui libri di storia. Gli estranei in materia come prima reazione alla lettura potrebbero avere dei chiari sintomi di dissonanza cognitiva che molto facilmente potrebbe portare al rigetto totale della linea di pensiero dell’autore, per cui per i più diffidenti quello che mi sento di raccomandare è di iniziare a leggere questo libro con la stessa mentalità con la quale si legge un romanzo di fantascienza.

Ma veniamo a noi. Nel primo capitolo, “Paleogenetica” l’autore ci guida attraverso riflessioni e studi scientifici che ci mostrano chiaramente una versione dell’evoluzione umana differente da quella attualmente più diffusa. Ad esempio, come la teoria Darwinista si possa applicare a tutte le specie sul pianeta, ma che trova incongruenze di carattere logico e scientifico quando la si applica alla razza predominante cioè l’uomo. Da qui si approccia ad una nuova e bizzarra ipotesi che ci porteremo fino alle ultime pagine, che non vede la nascita dell’homo sapiens come frutto di una lunga evoluzione spontanea derivata dalle scimmie, ma nata da una possibile interferenza genetica che c’è stata centinaia di migliaia di anni fa, attingendo le sue basi da studi contemporanei e miti di tutte le culture antiche del mondo.

A tal proposito nel prosieguo della lettura si comincerà a guardare “il Mito” con occhi diversi, trovando sempre più assonanze con questa ipotesi di realtà. Nei capitoli successivi l’autore comincia un dettagliato excursus che va ad analizzare le inspiegabili prove dei resti di alcuni tra i siti megalitici più importanti al mondo. Ci si trova di fronte a delle evidenze storiche che è impossibile non considerare e che ci mostrano quanto l’attuale ipotesi di preistoria non coincida con esse.

Resti di civiltà antiche risalenti a decine di migliaia di anni fa, presenti in ogni continente del mondo e che tutt’oggi non hanno modo di esistere teoricamente, perché secondo l’attuale ricostruzione storica in quelle epoche l’uomo non aveva le conoscenze adatte e non poteva essere in grado di realizzare tali opere, che però esistono e da troppi anni ormai continuano ad essere ignorate dall’odierna comunità scientifica. Alcuni argomenti verranno trattati anche prendendo spunto dai testi sacri che ci lasciano intuire che le civiltà passate non erano affatto primitive, e ci danno delle importanti tracce che ci conducono ad una più plausibile visione storica.

Come ha potuto, l’essere umano nel paleolitico, dare vita ad opere ingegneristiche che facciamo fatica a riprodurre con le nostre attuali tecnologie a disposizione oggi? In alcuni casi noi con il nostro attuale progresso tecnologico non saremmo addirittura in grado di replicare queste costruzioni, figuriamoci come avrebbe potuto farlo un nostro lontano antenato che in quelle epoche remote sapeva a malapena scalfire delle pietre da usare come armi per andare a caccia. Attraverso un’analisi molto dettagliata, l’autore spronerà ad usare la logica e il buon senso per risolvere alcuni quesiti fondamentali e questo potrebbe sconvolgere il lettore mettendo in discussione alcune credenze che ormai da anni dà per scontate.  Leggendo questo libro si comincia a scalfire la punta di un grande iceberg ancora velato alla nostra vista e per chi lo desidera sarà un ottimo trampolino di lancio per la scoperta di una nuova visione della realtà.

La storia è davvero da riscrivere?

“Pensaci bene prima di leggere questo libro: se deciderai di aprire questa porta non ci sarà più modo di richiuderla” avverte l’autore.

Alessandro Bartolomei

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Redazione La Voce

Quotidiano d'informazione e cultura nazionale ed internazionale, fondato nel 2014

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