RATING ITALIA, TRIA: “CONVINCEREMO I MERCATI CON AZIONI”

Il Ministro: "Gli impegni con l'UE vanno rispettati". Borghi (Lega): "Nessun impegno nuovo"

Botta e risposta a distanza tra il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria ed il presidente della Commissione Bilancio alla Camera, il leghista Claudio Borghi.

Tria, commentando da Shanghai quanto affermato da Ficth, circa il rating dell’Italia portato a ‘BBB’, ha affermato: “Con il mantenimento del rating italiano, come è stato per il rinvio del giudizio da parte di Moody’s, le agenzie di rating stanno aspettando le azioni del governo”. Secondo Tria, le agenzie hanno “correttamente sospeso il giudizio, ma con i prossimi documenti ufficiali del governo questi giudizi verranno corretti in senso positivo”.

Il Ministro si è detto convinto del fatto che “il programma di governo che si sta mettendo a punto, risponde alle linee che sono già state più volte espresse ufficialmente, sia dal presidente del Consiglio che da me; evidentemente questo non ha convinto perché erano soltanto dichiarazioni”.

Tria, commentando l’opinione espressa su di lui dal Commissario UE agli Affari monetari, Pierre Moscovici che lo ha definito  “un interlocutore serio e ragionevole”, ha ringraziato l’esponente politico dicendo: “Moscovici ha riferito di un rapporto del tutto tranquillo di dialogo con la Commissione UE che non è mio personale. Bisogna sempre ricordare che quando parlo con Moscovici e con gli altri componenti della Commissione, parlo come ministro dell’Economia e quindi parlo a nome del governo”.

Il titolare del MEF infine, parlando degli impegni italiani nei confronti dell’Unione Europea, ha sottolineato che “vanno rispettati, ma essenzialmente dipendono dai rapporti con i mercati finanziari, che non è una dichiarazione astratta”. “Il deficit significa chiedere prestiti e chiedere prestiti è anche una cosa legittima ma bisogna trovare chi il prestito è disposto a darlo e a quali condizioni”.

Le parole di Tria sugli impegni europei sono state commentate da Borghi: “Non mi risulta ci siano impegni nuovi dell’Italia rispetto all’Ue, tranne quelli che devono essere contrattati: sul futuro cominceremo a discutere martedì, con la riunione della Lega. E poi vedremo il da farsi”.

Antonio Marino

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