Economia

RECOVERY FUND: CONTE CHIEDE L’ACCORDO ENTRO LUGLIO MA IN UE C’E’ CHI SI INTRAVERSA

Dello stesso avviso anche la Cancelliera tedesca, Angela Merkel. Ma Austria, Olanda, Danimarca e Svezia storcono il naso

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso del Consiglio europeo virtuale svoltosi ieri, ha affermato: “La proposta della Commissione è equa e ben bilanciata. Sarebbe un grave errore scendere al di sotto delle risorse finanziarie già indicate. E anche la combinazione tra prestiti e sussidi è ben costruita. Anche i tempi sono molto importanti. Dobbiamo assolutamente chiudere l’accordo entro luglio”.

“Dobbiamo assecondare gli sforzi della Commissione di rendere disponibili alcune risorse gia’ per quest’anno”, ha aggiunto Conte, ritenendo che “serve mantenere distinti i criteri di allocazione del Quadro Finanziario Pluriennale e quelli del “Next Generation EU” e, in ogni caso, considerare queste due proposte come componenti un unico pacchetto indivisibile”.

“In questo dibattito di portata storica – ha detto ancora il premier, non deve essere un gruppo di Paesi a prevalere; deve essere l’Europa a prevalere nella sua interezza, con la forza della sua ambiziosa proposta”. Secondo l’Italia è “giusto il nome scelto per la proposta della Commissione ‘Next Generation EU’, perché noi non stiamo lavorando solo per preservare il mercato unico e i nostri interessi comuni; stiamo lavorando per difendere i nostri valori e per assicurare un futuro alle nuove generazioni”. “La Commissione europea e la Bce non hanno mancato l’appuntamento con la Storia. Ora è il turno del Consiglio Europeo di essere all’altezza della sfida e di dare un segnale politico forte. A me non piace la formula ‘compromesso’, preferisco si lavori per una ‘decisione politica ambiziosa”, ha rimarcato Conte.

La Cancelliera tedesca, Angela Merkel avrebbe affermato che i tempi ai quali sta andando incontro l’Europa, sono particolarmente difficili: una recessione pari a quella del dopoguerra. L’indiscrezione giunge dal sito ‘Bloomberg’. La Merkel riterrebbe inoltre che l’Unione Europea ha tutti gli interessi a favorire un’operazione di rilancio entro luglio.

A storcere il naso però, c’è l’Austria che, con il Cancelliere Sebastian Kurz afferma: “Il Recovery Fund non deve aprire la strada a un’unione del debito” perciò “deve esserci un limite di tempo” e “si deve discutere di chi paga quanto, di chi beneficia di più e di quali condizioni vincolano gli aiuti”. “L’Austria – prosegue Kurz – è ben coordinata con Danimarca, Olanda e Svezia” e intende “contribuire” al dibattito europeo.  “L’obiettivo” austriaco “è mostrare solidarietà ai Paesi più colpiti dal coronavirus”.

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Redazione La Voce

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