Running

Running: allenarsi al meglio nelle stagioni fredde

Alcuni consigli che potrebbero rivelarsi utili

Bentornati nella rubrica dedicata al running. Con l’approssimarsi dell’inverno, può essere utile fornire qualche suggerimento per capire come allenarsi bene con l’arrivo del freddo, persino in presenza di temperature particolarmente rigide. Sarà senz’altro capitato almeno una volta a chiunque che alla fine di una sessione di allenamento invernale (ma anche negli autunni estremamente severi), quando si incappa in una mattina gelida, con la brina depositata sui vetri delle macchine, il runner sia arrivato a maledire la propria passione e il momento in cui ha deciso di uscire a correre, anziché rimanere sotto le coperte.

Ebbene, proprio in queste occasioni, concluso l’allenamento, si torna a casa coperti di brina; sui guanti, sul cappello, sulla barba. Ovunque. E ci si può addirittura ritrovare ad avere bisogno di aiuto persino per slacciarsi le scarpe, tanto le mani sono rese insensibili dal freddo; non c’è di che preoccuparsi, capita a tutti. Si tratta infatti delle condizioni di freddo “estremo” che portano il corpo a vivere le situazioni di stress maggiore. In tali circostanze, infatti, il dispendio di energie durante la corsa è di gran lunga superiore al consueto, in quanto il corpo tende ad accelerare il metabolismo per mantenere una temperatura corporea idonea, diminuendo di conseguenza la nostra resistenza a causa del maggior dispendio di energia. Lo stesso effetto, peraltro, si genera su tutti gli organi vitali.

Ecco, allora, alcuni consigli che potrebbero rivelarsi utili per affrontare al meglio queste situazioni avverse:

1 – è indispensabile iniziare sempre con un buon riscaldamento; l’ideale sarebbe riuscire ad effettuarlo al coperto, in modo tale da predisporre al meglio il corpo e da limitare al minimo il successivo sforzo;

2 – è opportuno cercare di mantenere quanto più è possibile un’andatura omogenea; se di solito si corre a 6′ per km, non bisogna dimenticare che in condizioni rigide il freddo avrà la sua incidenza, rendendo necessario un maggiore dispendio di energia. Di conseguenza, maggiore sarà anche la fatica percepita, dato che il corpo contemporaneamente starà cercando di termoregolarsi; pertanto, almeno per le prime uscite invernali, il consiglio è di abbassare il ritmo medio di 20/30 secondi a km;

3 – per almeno 2/3 settimane, può avere effetti benefici provare a correre quando fa più freddo; questo infatti si rivelerà utile quando le temperature diventeranno davvero gelide. Successivamente, infatti, a parità di condizioni climatiche, chi si sarà abituato a correre con condizioni climatiche più estreme, sarà in grado di termoregolarsi più agevolmente;

4 – non bisogna dimenticare di bere; le temperature fredde fanno perdere ancora più carboidrati, per cui è consigliato ancor più un integratore, rispetto all’acqua.

A questo punto, non mi resta altro che salutarvi, ricordandovi di scrivermi per dubbi e curiosità. E, come sempre, buone corse a tutti.

Antonio De Vito

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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