Running: correre dopo i 40 anni

Bentornati nella rubrica dedicata al running. Una delle domande più frequenti tra gli aspiranti runner over 40 (anche chi scrive è prossimo a raggiungere il traguardo, ma questo è un altro discorso…) riguarda le difficoltà che potrebbero presentarsi iniziando a correre ad un’età non più freschissima. In realtà, non bisogna avere alcun timore, si può cominciare tranquillamente. Avvicinarsi alla corsa dopo i fatidici “anta” è possibile e sono tanti i runner che possono testimoniarlo. Ciò che conta è farlo in maniera consapevole, senza mettere a rischio la propria salute.

Introduttivamente, non può mancare qualche consiglio basilare, in modo da evitare danni ancora prima di iniziare; se si è fermi da almeno 2 anni o se si è un po’ in sovrappeso, è indispensabile una visita dal medico di famiglia per un check-up complessivo. In secondo luogo, non si può pretendere di cominciare subito a correre. Se non si è più abituati a sostenere un ritmo impegnativo, o se comunque si è fermi da diverso tempo, è fondamentale riprendere confidenza con la fatica camminando in maniera progressiva, così da evitare eccessivi stress alle articolazioni.

Il consiglio migliore che può essere offerto è iniziare con una tabella che copra 4 settimane e che riavvicini alla corsa in maniera graduale; nei primi articoli di questa rubrica venivano proposte delle tabelle di partenza proprio per garantire un approccio morbido alla corsa. La costanza è un altro requisito irrinunciabile; se si è deciso di allenarsi 3 volte alla settimana, non bisogna lasciarsi vincere dalla pigrizia ed è necessario imporsi di non saltare mai gli allenamenti. Una volta recuperata l’abitudine allo sforzo, resta comunque obbligatorio tenere sotto controllo la frequenza cardiaca; ciò diventa ancora più importante per chi inizia a correre alla soglia dei quarant’anni.

Per rendere al meglio, non si può poi prescindere da una corretta alimentazione, che non deve essere restrittiva, bensì equilibrata; è fondamentale bere molta acqua, così come consumare carboidrati e proteine in maniera corretta, che non generino pesantezza né rallentino la digestione. In tal senso, in caso di dubbi, può essere utile consultare un nutrizionista almeno nella fase iniziale.

In ultimo, ma certamente non meno importante, bisogna utilizza un abbigliamento adeguato e delle scarpe tecniche, adatte al tipo di stagione e di disciplina che si intende praticare; a tale proposito, la rubrica propone in uno dei suoi articoli qualche suggerimento utile per la scelta.

A questo punto, non resta altro che salutarvi, ricordandovi di scrivere per dubbi e curiosità. E, come sempre, buone corse a tutti.

Antonio De Vito

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