Running

Running: Natale calorico? Ecco come bruciare gli eccessi natalizi

Bentornati nella rubrica dedicata al running. Natale è in progressivo avvicinamento; iniziano le cene aziendali e i brindisi, i pranzi e le cene con i parenti. E quando, dopo le feste, si rimettono i piedi sulla bilancia, il risultato può essere uno solo…

Tenendo sempre presente che in questa rubrica ci si rivolge prevalentemente ad un pubblico di principianti, per quanto presumibilmente giunti ad un livello oramai consolidato, un parziale rimedio al problema degli eccessi natalizi può essere trovato nella programmazione di un po’ di corsa.
La distanza da coprire, come d’abitudine, è la “solita” di 10 km, che a questo punto i runners più diligenti dovrebbero aver imparato nel corso dei mesi a coprire senza patemi. Il consueto tracciato andrà percorso a ritmo molto lento, in modo che le chilocalorie consumate siano prevalentemente composte da grassi.

In questo tipo di allenamento, soprattutto per lo scopo che si prefigge, il ritmo riveste una smisurata importanza. Fondamentale, infatti, può rivelarsi riuscire a mantenere un ritmo molto lento ma altrettanto costante; così facendo, sarà più agevole indirizzare lo sforzo della corsa verso i grassi. Diversamente, un ritmo troppo elevato non potrà che accelerare il consumo degli zuccheri.

D’altra parte, non bisogna illudersi; una considerazione basilare da tenere sempre a mente è che pensare di poter bruciare chilogrammi di grasso solo con la corsa lenta, sia pressoché impossibile. Una decina di chilometri percorsi ad andatura molto lenta, genera infatti uno smaltimento di non più di 250 kcal.

Se però a questa attività viene associata una corretta alimentazione, i risultati saranno ben diversi, perché la corsa attiva il metabolismo, che consente di consumare grassi anche nei giorni successivi.

Ulteriormente, se a questa condotta, per lo meno durante le feste, si riesce nell’intento di rinunciare ad utilizzare l’auto (o comunque a farlo il meno possibile) concedendosi un’oretta di passeggiata dopo pranzo, quando addirittura non anche dopo cena, gli effetti favorevoli subiranno un’impennata ancora più visibile. Insomma, riuscire, pur senza strafare, ad immettere un po’ di movimento tra un festeggiamento e l’altro, condurrà a risultati senz’altro più gratificanti.

A questo punto, non mi resta altro che salutarvi, ricordandovi di scrivermi per dubbi e curiosità. E, come sempre, buone corse a tutti.

Antonio De Vito 

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Redazione La Voce

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