Mutuando il vecchio proverbio, al peggio non c’è mai fine: la seconda serata della sessantanovesima edizione del Festival della Canzone italiana di Sanremo, ne è esempio lampante.
A Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio va dato il merito di aver tentato a più riprese di liberarsi da quell’ingessatura che li aveva connotati nella prima serata. Il problema è che quando si tenta di fare il simpatico per forza, spesso si ottiene il risultato opposto.
Le battutine che i tre si sono scambiati a più riprese, non hanno suscitato altro che qualche sorriso. Patetico lo sketch sulla punteggiatura tradotta in pernacchie: qualcosa che non faceva né ridere, tanto meno piangere.
Triste Virginia Raffaele che, per ottenere di incassare la risata del pubblico, prende di mira l’orchestra relegata ingenerosamente in una specie di fossa data da una scenografia veramente pessima. Lei li paragona ai Muppets: un po’ come succedeva a scuola, quando lo spiritosone del gruppo, per far ridere i compagni, prendeva in giro quello meno dotato.
Sempre a proposito di ospiti, Marco Mengoni che sale sul palco con il cantautore scozzese Tom Walker: i due propongono ‘Hola’, un successo radiofonico conclamato. Brividi quando con Baglioni, Mengoni rende omaggio a Lucio Battisti, intonando ‘Emozioni’.
Spazio comico con Pio e Amedeo. Solite battute grossolane, sboccate e lontane anni luce dalla comicità intelligente, confezionate per un pubblico di bocca buona al quale piace vedere prendere di mira i soliti temi e personaggi d’attualità politica.
Premio alla Carriera alla memoria di Pino Daniele che viene ritirato dalle figlie del grande cantautore scomparso.
Altri ospiti, Michele Riondino e Laura Chiatti: cantano, per quanto lo scopo della loro presenza sul palco dell’Ariston, è quella di presentare il loro film di prossima uscita, ‘Un’avventura’.
Per quanto riguarda i cantanti in gara, ieri sera si sono esibiti 12 dei 24 concorrenti. Nulla da segnalare rispetto a quanto già detto a commento della prima serata nel bene e nel male, ad eccezione di Loredana Bertè, Paola Turci e Arisa. Le prime due cantano oggettivamente male: senza voce entrambe e non mancano le stonature. Quanto ad Arisa, rispetto a martedì sera, è dinamica e dinamite sul palco: si muove con sicurezza, divertendosi e facendo divertire, regalando un’esibizione che giustamente, viene collocata nella fascia blu, la migliore, dal voto della Sala Stampa.
Questa sera tocca agli altri 12 cantanti in gara con altri nuovi ospiti che si spera, al pari di chi li ha preceduti, siano d’utilità per salvare una kermesse che appassiona sempre meno. Ed il confronto con l’edizione precedente, in termini di ascolti, ne è prova inconfutabile.
Antonio Marino
Foto: Ansa