Speciale Sanremo 2020

SANREMO 2020. Al momento, Gabbani in testa alla classifica

Fiorello ancora mattatore. Zucchero infiamma l'Ariston. Straordinario duetto tra Tiziano Ferro e Massimo Ranieri

Fiorello si conferma essere il grande mattatore di questa settantesima edizione del Festival della Canzone italiana di Sanremo. E’ ancora una volta lui ad aprire la serata introdotto da Amadeus. Fiorello si presenta camuffato da Maria De Filippi, con tanto di tacchi e parrucca bionda. Entra in scena sulle note di ‘C’è posta per te’ ed improvvisa un’imitazione della nota conduttrice. “Il problema è una parola sola: Techetechetè – afferma lo show-man -, questa cosa rimarrà per sempre, ma io ho una famiglia a casa”. Ed aggiunge: “Sembro Boris Johnson piastrato”. Proprio mentre Fiorello è sul palco, squilla il suo cellulare: è la stessa Maria De Filippi che vuole complimentarsi con il suo imitatore: “Posso dire io buonasera? – dice ironizzando sull’imitazione di Fiorello – Complimenti Amadeus. E poi Fiore, sei bellissimo, stasera ancora più bello”. La telefonata si conclude con un siparietto tra la conduttrice di Canale 5 e lo stesso Fiorello che viene doppiato dalla De Filippi: “Grazie e in bocca al lupo”, dice.

Si apre dunque la gara delle Nuove Proposte che vede contrapporsi prima, Fasma ed il duo Martinelli e Lula. Il primo propone il brano, ‘Per sentirmi vivo’ mentre le seconde, presentano ‘Il gigante d’acciaio’. Sarà Fasma ad aggiudicarsi l’accesso alla semifinale con il 51 % dei voti formulati dalla giuria Demoscopica. La seconda sfida ha per protagonisti, Marco Sentieri con ‘Billy Blu’ e Matteo Faustini con ‘Nel Bene e nel male’. Vince Sentieri con il 52%. In semifinale dunque, Tecla, Leo Gassmann, Fasma e Marco Sentieri che si sfideranno per accedere alla finale.

Per quanto riguarda la gara dei Big, la classifica della serata vuole dal primo al 12mo: Francesco Gabbani, Piero Pelù, Pinguini Tattici Nucleari, Tosca, Michele Zarrillo, Levante, Giordana Angi, Paolo Jannacci, Enrico Nigiotti, Elettra Lamborghini, Rancore, Junior Cally. A votare, sempre la giuria Demoscopica composta da 300 persone. Ed è sempre la stessa giuria a formulare la prima classifica generale del Festival: primo posto per Francesco Gabbani seguito da: Le Vibrazioni, Piero Pelù, Pinguini Tattici Nucleari, Elodie, Diodato, Irene Grandi, Tosca, Michele Zarrillo, Levante, Marco Masini, Alberto Urso, Giordana Angi, Raphael Gualazzi, Anastasio, Paolo Jannacci, Achille Lauro, Enrico Nigiotti, Rita Pavone, Riki, Elettra Lamborghini, Rancore, Bugo e Morgan, Junior Cally.

La serata è stata anche un’occasione per ricordare Fabrizio Frizzi che proprio il 5 febbraio avrebbe compiuto 62 anni. Amadeus chiama sul palco la moglie, Carlotta Mantovani introducendola dicendo: “Sono convinto che se Fabrizio ci fosse stato ancora, questo 70/o festival lo avrebbe presentato lui”. “L’ho voluta  – dice il conduttore alla Mantovani – qui per farle sapere che Fabrizio è sempre nei nostri cuori”. Il pubblico in sala è in piedi ad applaudire.

Fiorello irrompe nuovamente sul palco del Teatro Ariston, stavolta vestito normalmente e balla con alcuni danzatori sulla musica di ‘Stayin’ Alive’. Ironizza: “Sono l’Enzo Paolo Turchi 3.0”, “sono un’etoilette”. Ed è lui a preannunciare la “storica reunion dei Rich and Poor”, ovvero i Ricchi e Poveri nella formazione originale, con la rientrata Marina Occhiena. Fiore prende poi di mira Amadeus, con lo sputo di un po’ d’acqua sull’orecchio del conduttore. Propone un suo brano inedito con musiche di Buffat: ‘La classica canzone di Sanremo’. Infine, Fiorello fa salire sul palco il campione di tennis, Nole Djokovic col quale improvvisa un specie di incontro tennistico per poi coinvolgerlo nel cantare insieme, ‘Terra promessa’, successo di Eros Ramazzotti.

Ad affiancare Amadeus nella conduzione, Laura Chimenti, Emma D’Aquino e Sabrina Salerno.

La prima emozione per la platea sanremese è data dall’esibizione di Massimo Ranieri e Tiziano Ferro che cantano insieme, ‘Perdere l’amore’, brano col quale Ranieri vinse il Festival nel 1988.

Il secondo momento di grande commozione, quando fa il suo ingresso sul palco, Paolo Palumbo, un giovane di 22 anni malato di SLA. Palumbo aveva presentato una sua canzone nella Sezione Nuove Proposte che però era stato scartato. E’ stato proprio Amadeus a volerlo come ospite, facendogli cantare il brano escluso, ‘Io sto con Paolo’, accompagnato da un solista ed aiutato da un sofisticato sistema informatico in grado di elaborare il pensiero di Palumbo e tradurlo in parole. Al termine, il giovane, sempre attraverso lo strumento informatico lancia un commovente messaggio: “La mia non è la storia di un ragazzo sfortunato, ma di un ragazzo che non si è arreso – dice -. I limiti sono solo dentro di noi. Ricordate che il tempo che abbiamo a disposizione è poco ed è nella mente che ristagnano le disabilità più gravi”. Visibilmente commosso Amadeus con la platea che ascolta silenziosa.

E quindi il momento dei Ricchi e Poveri che propongono un medley di alcuni loro successi: ‘L’ultimo amore’, ‘La prima cosa bella’ e ‘Che sarà’. La platea è entusiasta e partecipa come se fosse un karaoke. Improvvisamente arriva Fiorello che con il gruppo musicale intona, ‘Che sarà’. Ancora un altro medley prima di congedarsi. Cantano, ‘Se m’innamoro’, ‘Sarà perché ti amo’ e ‘Mamma Maria’.

Il super-ospite della serata è Zucchero che intona ‘Spirito nel buio’, ‘La canzone che se ne va’ e ‘Solo una sana e consapevole libidine…’ con un pubblico trascinato dalle sonorità del cantautore.

Altro ospite della serata, Gigi D’Alessio a 20 anni dal suo primo Festival. Il cantautore napoletano canta ‘Non dirgli mai’ in una versione sinfonica di pregevole fattura.

Sul finale, i monologhi di Emma D’Aquino e Laura Chimenti. La prima parla della pericolosità della professione di giornalista, forte dei dati di Reporter senza Frontiere, “49 colleghi uccisi nel mondo lo scorso anno, dato più basso degli ultimi 16 anni: si muore in Siria, Yemen, Afghanistan, ma anche e soprattutto in paesi in pace dove la democrazia è consolidata da tempo. Il record assoluto è del Messico, con 10 uccisi solo nel 2019, ma voglio citare – rimarca la D’Aquino – anche Malta e la Slovacchia”. Parlando poi dei giornalisti in carcere, dice: “389 nel 2019, dietro e sbarre per avere tenuto la testa alta, per aver cercato la verità. E quasi la metà si trovano in tre Paesi, la Cina, l’Egitto, l’Arabia Saudita. E i colleghi turchi e russi non lavorano proprio in ambiente sereno”. La classifica mondiale della libertà di stampa pone l’Italia al 43/o posto, ricorda la giornalista del Tg1 e rimarca parlando dei “19 colleghi che vivono sotto scorta” e quelli “che sono colpiti da querele temerarie, di cui solo il 10% ha un seguito giudiziario. E allora voglio dirvi: non lasciateci soli. Perché come cantava Gaber, la libertà è partecipazione”.

E’ il momento di Laura Chimenti che legge una lettera alle figlie nella quale spiega la difficoltà di essere mamma e giornalista impegnata nello stesso tempo.

Stasera la terza fase della kermesse, sempre in diretta su Rai 1.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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