Scienza: Beclin-1, la proteina che permette di vivere a lungo e in buona salute

I ricercatori dell'Università del Texas si sono concentrati sul processo di autofagia di cui la proteina è responsabile

Vivere più a lungo e in buona salute. Chi non ha mai desiderato ciò nella vita? Grazie alla scienza, ora sarà forse possibile. Un team di ricercatori dell’Università del Texas, guidato da Beth Levine, ha esaminato la proteina beclin-1 la cui mutazione non solo riduce il rischio di sviluppare tumori e malattie legate a cuore e reni ma promuove la longevità, allungando l’aspettativa di vita e favorendo una salute stabile e duratura.

Il team di Levine ne aveva già individuato l’efficacia nella cura dell’Alzheimer, perché aumenta il riciclo cellulare nel cervello e nei muscoli. Adesso si è concentrato sul processo di autofagia di cui la proteina è responsabile, ossia quel meccanismo con cui le cellule riciclano i materiali di scarto. Gli effetti della mutazione sono stati sperimentati solo sui topi, ma si sta già pensando all’uso futuro di questa proteina: nessun elisir di lunga vita, ma un impiego nelle terapie che riescano a contrastare l’invecchiamento precoce e i disturbi legati ad esso.

La ricerca ha suscitato molto interesse nella comunità scientifica e accolto consensi favorevoli. David Clancy della Lancaster University, ad esempio, ha commentato così l’esito della ricerca: “Levine e colleghi hanno prodotto dati eccellenti, mostrando che l’autofagia può allungare la vita del 12%”. Ilaria Bellantuono dell’Università di Sheffield, ha poi aggiunto: “Questo lavoro fa capire che è possibile interferire con i meccanismi dell’invecchiamento, ritardandone i segni”.

Beatrice Spreafico

Exit mobile version
Vai alla barra degli strumenti