Scintille nel dibattito Salvini-Di Maio: non positivo l’inizio del possibile governo M5s-Centrodestra

"Gli italiani chiedono di fare. Ci sono il 51% di possibilità di fare un governo tra Centrodestra e 5 Stelle", ha detto Salvini. Ma Di Maio ha risposto: "C'è lo 0% di possibilità che il Movimento vada al governo con Berlusconi e con l'ammucchiata di Centrodestra".

Il secondo giro di consultazioni si avvierà quasi sicuramente solo dopo giovedì. Il calendario dovrebbe essere diffuso questa sera dal Quirinale e lo svolgimento sarà in due giorni: quindi o giovedì e venerdì o venerdì e sabato. Il primo giro di consultazioni ha avuto esito negativo, ma sembrava aver lasciato uno spiraglio di dialogo tra il Centrodestra e il M5S. Ma nella giornata di ieri, questa impressione è stata fortemente smentita. Un botta e risposta tra Salvini e Di Maio ha affievolito questa parvenza di luce in fondo al tunnel: “Gli italiani chiedono di fare. Ci sono il 51% di possibilità di fare un governo tra Centrodestra e 5 Stelle”, ha iniziato commentando il segretario leghista.

Il leader M5s ha quindi risposto: “C’è lo 0% di possibilità che il Movimento vada al governo con Berlusconi e con l’ammucchiata di Centrodestra”. Salvini ha poi ribattuto: “Di Maio, in questo momento, mi interessa meno di zero”. Il botta e risposta è proseguito sempre con Salvini che ha dichiarato: “Se Di Maio, come a parole dice, vuole rispettare il voto degli italiani, l’unico dialogo possibile è tra Lega e 5 stelle. Lui parla di nuovo, se per nuovo intende andare a colazione con Renzi o con la Boschi è uno strano concetto di nuovo”.

Il segretario della Lega è poi andato avanti nella sua ‘arringa’ precisando: “Di veto in veto in veto non si va lontani, bisogna rispettare il voto degli italiani. Io ho voglia di dialogare, ho voglia di costruire e ho voglia di cancellare la legge Fornero, ridurre le tasse, espellere un po’ di clandestini: ci proverò fino all’ultimo, se non fosse possibile la parola torna agli italiani”. Salvini ha parlato anche di statistiche: “Ci sono il 51% di possibilità di fare governo tra Centrodestra e Cinquestelle”. “Di Maio – ha detto – vuole smetterla di dire come un bambino o faccio il premier o non gioco più e confrontarsi sui problemi veri del Paese, dalla disoccupazione alla povertà agli immigrati oppure no?”.

Per non smorzare gli animi, Salvini ha ribadito che: “alla nascita di un governo politico serio che affronti i problemi del Paese, la sola alternativa è tornare a votare. Non esistono altre soluzioni solo per far passare il tempo. Il Paese non se lo può permettere”. Ed infine ha sottolineato: “Se non c’è un governo serio si torna a votare. Non possiamo essere l’ultima ruota del carro. Farò di tutto per dare un governo a questo Paese che chiede cambiamento. Io mi sento pronto a prendere per mano questo Paese ma solo con una maggioranza certa. Serve un accordo scritto tra Centrodestra e Cinque Stelle”.

Dopo questo “attacco”, la risposta del M5S non si è fatta attendere e Di Maio tramite Twitter ha dichiarato: “C’è lo 0% di possibilità che il Movimento 5 Stelle vada al governo con Berlusconi e con l’ammucchiata di Centrodestra”. Di Maio ha quindi sottolineato: “Ha senso andare al governo se quel governo sarà in grado di cambiare tutto: non avrebbe senso fare il presidente del Consiglio per tirare a campare”. Il leader dei Cinquestelle è fiducioso che un governo si formerà e sarà un governo del cambiamento e per questo il movimento sta chiedendo che il premier sia del M5s perché – secondo Di Maio – solo “noi possiamo garantirvi che quelle cose scritte nel contratto si faranno”.

Ma secondo Salvini, se arrivano solo no e non c’è la giusta apertura, c’è il rischio concreto di dover tornare al voto. Commentando il tweet del pentastellato ha dichiarato: “La risposta a Di Maio è la vita reale: significa che c’è una squadra che ha vinto, voglio dialogare, non voglio fare il premier a tutti i costi, sono disposto a parlare di programmi, ma se dall’altra parte arrivano solo no, si va a votare e gli italiani daranno il loro voto a chi si fidano di più e penso che saremo noi”, ha affermato Salvini aggiungendo: “Sono pronto a incontrare tutti, anche Di Maio. E non pretendendo di fare il premier. Ma se dall’altra parte ci sono arroganza, veti e supponenza non si va lontano”, ha concluso.

Beatrice Spreafico

Exit mobile version
Vai alla barra degli strumenti