Cronaca

SEA WATCH, I FINANZIERI DELLA MOTOVEDETTA: “POTEVA SCHIACCIARCI”

Il racconto dei momenti in cui la nave ONG ha messo a rischio l'imbarcazione della GdF

Quei momenti non li dimenticheranno facilmente: i finanzieri a bordo della motovedetta 808 – Classe 800, che ha cercato di impedire alla ‘Sea Watch 3’ di attraccare al porto di Lampedusa, raccontano quanto accaduto quando la nave ONG si è pericolosamente avvicinata alla loro imbarcazione, sino a costringerla a sfilarsi rapidamente. Se così non fosse stato, le conseguenze potevano essere molto serie. L’impatto con la nave ONG da 650 tonnellate di ferro contro la motovedetta in vetroresina è facilmente immaginabile.

“La comandante non ha fatto nulla per evitarci, siamo stati fortunati: poteva schiacciarci”, raccontano i cinque finanzieri. In quel momento, alle 2 di notte tra venerdì e sabato, a bordo della motovedetta delle Fiamme Gialle si trovavano il comandante, due radaristi, il direttore di macchina e due motoristi. Quando hanno visto la ‘Sea Watch 3’ avvicinarsi, hanno tentato di respingerla anche con le mani, oltre che con le parole. Un gesto estremo che si è rivelato utile per poter guadagnare quel minimo di spazio/tempo necessario a potersi sottrarre da un possibile schiacciamento tra la nave e la banchina. Ciononostante, la motovedetta ha subito danni alla fiancata rivolta verso la banchina, nel mentre che si allontanava.

Il direttore di macchina spiega: “Avevamo tentato di fermarla più volte, prima ancora che entrasse in porto, quando ha messo la prua in direzione Lampedusa, e poi quando è arrivata in prossimità del molto, mettendoci di traverso. Ma il comandante non ha risposto all’alt, non ha voluto sentire ragioni e ha continuato a manovrare, venendo verso di noi”. “Ci siamo messi a protezione della banchina e la ‘Sea Watch’ si è avvicinata manovrando con le eliche di prua, spinta dal vento. Da bordo ci hanno detto ‘spostatevi’ e nient’altro, il comandante non ha fatto nulla per evitarci”.

Il contatto è stato dunque direttamente conseguenziale. “C’è stato una sorta di movimento ‘elastico’, prima ci ha schiacciato verso la banchina e poi ha mollato. Solo in quel momento ci siamo potuti sfilare”, raccontano ancora i finanzieri.

Alla domanda sul perché non si siano spostati prima, i militari della Guardia di Finanza rispondono: “Perché il nostro compito era quello di non far attraccare la nave che era priva di autorizzazione. Ed è quello che abbiamo fatto finché abbiamo potuto. Poi ci siamo dovuti sfilare, se fossimo rimasti lì, se fossimo rimasti incastrati, la nave avrebbe distrutto la motovedetta”.

L’azione della ‘Sea Watch 3’ è stata talmente pericolosa da indurre la comandante, Carola Rackete, a scusarsi con i finanzieri.

IL VIDEO DEL CONTATTO TRA LE DUE IMBARCAZIONI

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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