SIRIA: E’ ALLARME PER FOREIGN FIGHTER ANCHE IN ITALIA
L'intelligence segue con elevatissima attenzione gli sviluppi del conflitto
Il conflitto in corso tra la Turchia e la Siria ha fatto scattare l’allarme foreign fighter in tutta Europa, Italia inclusa. Si tratta di migliaia di terroristi di origine europea, attualmente controllati dai curdi e detenuti nelle carceri siriane che potrebbero essere liberati e quindi, pronti a rientrare in Europa.
Per quanto riguarda l’Italia, c’è elevatissima attenzione da parte della nostra intelligence poiché cinque foreign fighter sono per l’appunto italiani.
Tra questi, spiccano i nomi di tre Lady Jhiad: Alice Brignoli che fu parte attiva nella rivolta di Al Hol, carcere dov’è detenuta insieme ai suoi tre figli. La Brignoli, 43 anni ed originaria del Lecchese, si è convertita all’Islam quattro anni fa per mezzo del marito marocchino, Mohamed Koriachi. Insieme erano partiti per la Siria portando con sé i figli, volendone fare dei soldati del Califfato. La donna che si è poi dichiarata pentita, chiede di poter far ritorno in Italia.
Un altro nome inquietante è quello della padovana, Meriem Rehaily, 23 anni e due figli. La donna era stata condannata a quattro anni dal Tribunale di Venezia ma nel 2015, si era resa irreperibile fuggendo in Siria. Attualmente è reclusa nel carcere di Al Hol.
C’è inoltre Sonya Khediri, trevigiana e fuggita in Siria quando aveva 17 anni. Oggi dovrebbe essere reclusa nel carcere di An Issa insieme ai suoi due figli: il marito è invece caduto in battaglia. Sia Meriem che Sonya hanno dichiarato di essere pentite.
Tra i pentiti anche l’italo-marocchino Mounsef Hamid Almukhaiar, in Siria dal 2015.
Scomparsa nel nulla invece, Maria Giulia Sergio che potrebbe essere morta in battaglia due anni fa.
Antonio Marino