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Siria. Mosca blocca gli ispettori OPAC e divampa la polemica

Ulteriore tensione tra Stati Uniti e Russia

La giornata di ieri in Siria è stata connotata da una polemica che ha visto protagonisti gli ispettori dell’OPAC, l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, la Russia e gli Stati Uniti.

La delegazione di esperti della Gran Bretagna ha denunciato di aver subito ostruzionismo da parte della Russia, circa il poter entrare a Duma, luogo del presunto bombardamento con armi chimiche avvenuto il 7 aprile che ha causato l’attacco delle forze armate statunitensi, francesi e britanniche nella notte tra venerdì e sabato scorsi. La Russia ha affermato che il ritardo per l’autorizzazione all’ingresso a Duma, è stato causato per motivi di sicurezza, dati proprio dall’attacco delle forze occidentali. Lo ha affermato il Viceministro degli Esteri russo alla Tass.

Gli Stati Uniti ritengono che Mosca abbia bloccato la delegazione per poter inquinare le prove.

Nella polemica è entrato anche il Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov che ha bollato le accuse mosse dall’OPAC come prive di fondamento. “Fin dall’inizio – ha affermato Lavrov -, la Russia si è categoricamente opposta alle accuse frettolose e irragionevoli e ai giudizi su chi potrebbe sostenere questo attacco chimico da parte delle forze del regime siriano, sostenendo un’indagine imparziale”.

Nella serata di ieri, la polemica sembra essere sopita. Gli ispettori dell’OPAC infatti, potranno entrare a Duma nella giornata di domani. E’ quanto comunicato dal Ministero degli Esteri russo, sempre alla Tass.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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