Politica

TAV: IL GOVERNO MANIFESTA CONTRO SE STESSO

La Lega in Piazza con PD e Forza Italia per sostenere il Sì all'infrastruttura

Erano almeno 30mila persone, quelle che ieri hanno riempito Piazza Castello, a Torino, per aderire alla manifestazione a favore della TAV. L’iniziativa che nasceva come apolitica ed apartitica, ha visto comunque la partecipazione di esponenti della Lega, in aperto contrasto con i loro alleati di Governo, il Movimento Cinque Stelle, da sempre contrario alla realizzazione dell’infrastruttura. Con i leghisti, anche esponenti dell’opposizione: da Forza Italia al Partito Democratico.

Il Sindaco di Torino, Appendino, riferendosi alla posizione della Lega, ha commentato: “Fanno sorridere, non rispettano il contratto”. Più conciliante la posizione del Capo politico pentastellato, Luigi Di Maio: “Non mi scandalizzo per il fatto che si vada in piazza a dire che si era per il Sì alla TAV: diciamo che abbiamo fatto la campagna contro le trivelle insieme per il referendum sia noi che la Lega in tempi non sospetti, quando nel 2015 non avevamo nessuna intenzione di neanche di firmare un Contratto di Governo”. Secondo il fondatore del M5S, Beppe Grillo, l’opera è “inutile”. “Volli, sempre volli, fortissimamente volli! #NOTAV”, ha scritto Grillo su Twitter, definendo i sostenitori del Sì, come “nuovi borghesi che confondono il progresso con lo sviluppo”.

Nettamente contrario anche Alessandro Di Battista. Intervenendo alla trasmissione ‘Accordi e Disaccordi’, in onda sul canale Nove, l’esponente del M5S ha affermato: “La Tav non si deve fare, per niente. Non si deve fare e non si farà. Si deve fare una bella ferrovia e un bel treno ad alta velocità, magari Roma-Matera”. E sul referendum, “lo chiedono i cittadini e io non sarò mai contrario”.

Ai commenti grillini replica il capogruppo leghista alla Camera, Molinari: “La Lega da sempre a favore delle grandi opere”. Posizione identica a quella del leader della Lega, Vicepremier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini che ha sottolineato di aver “sempre con coerenza sostenuto questa tesi”.

Per il Sì anche il presidente della Regione Piemonte, Chiamparino che si è detto “pronto a indire un referendum”. Il presidente del Piemonte ha aggiunto che  è “importante che tutte le forze politiche favorevoli all’opera siano in piazza. Penso però che chi, come la Lega, ha un ruolo centrale nel governo, oltre a scendere in piazza dovrebbe assumersi la responsabilità di decidere una volta per tutte sulla realizzazione dell’opera, perché è ripartito l’allungamento del brodo”.

Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, è convinto che “la TAV si farà, non serve il referendum”.

A prescindere dalle posizioni espresse, non passa certo inosservato l’ennesimo motivo di frizione all’interno dell’alleanza di Governo, che appare sempre più fragile. Ormai siamo arrivati alla schizofrenia politica: il Governo che manifesta contro se stesso.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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