Roma, 13 febbraio – L’Unione Europea ha chiesto a Palazzo Chigi, chiarimenti sulla Relazione costi-benefici relativa alla TAV. La portavoce del Commissario europeo ai Trasporti, Violeta Bulc ha comunque voluto ricordare che “non c’è una scadenza fissata” a breve che possa bloccare i fondi da Bruxelles. Comunque, “certo, più passa il tempo e accumuliamo ritardi, più i rischi aumentano. Speriamo quindi di avere un incontro produttivo con le autorità italiane”.
Il professor Marco Guido Ponti che ha gestito il team di esperti che hanno redatto la Relazione, nel corso di un’audizione in Commissione Trasporti della Camera, ha affermato: “Si tratta di un’analisi economica e non politica, che ha tutti i vizi e le virtù di un’analisi economica. Ma pretendere la perfezione per una cosa che tende al futuro è impossibile. Certo, le analisi sono contestabili, ma i numeri sono lì e bisogna leggerli”.
Ponti ha poi aggiunto: “L’analisi è manipolabile? Sì certo, ad esempio sui parametri di ingresso. Ma altri metodi sono molto più manipolabili e infatti non sono usati”. Ha anche assicurato che sull’analisi “c’è completa continuità con quanto fatto dal Ministro precedente, anche dal punto di vista metodologico”.
Il coordinatore del team ha voluto rimarcare il dovere “di scegliere perché ci sono 132 miliardi di euro di investimenti pubblici sul tavolo”, spiegando che “eticamente non è corretto non fare i conti prima di decidere. E’ un dovere politico per esigenze di trasparenza democratica”. Quanto fatto in questi mesi dai tecnici, ha consentito di “far avanzare nel Paese la cultura dell’accountability per basare le decisioni sui conti”.
A chi ha sollevato il problema di un suo conflitto di interessi, Ponti ha replicato: “Sulle autostrade segnalo che ne ho stroncate non poche con l’analisi costi benefici, e Autostrade per l’Italia mi ha fatto cause per calunnia per 2 milioni di euro. Non sono il miglior difensore di me stesso ma le autostrade le ho trattate peggio delle ferrovie. Metterebbero gli spilli sulla mia fotografia”.
La Voce
