Una ricerca rivela: le notifiche notturne dei cellulari possano provocare danni seri alla salute

Secondo uno studio australiano, una persona su cinque viene svegliata almeno due volte a settimana da allerte di messaggi sms e di social media

Una ricerca della Flinders University di Adelaide ha rivelato come le notifiche dei cellulari sul comodino, oltre a interrompere il sonno notturno, possano provocare effetti seri sulla vita da svegli. Ad esempio aggravando i rischi di incidenti automobilistici, di errori sul lavoro oppure di cattiva salute mentale.

Per questo studio sono state coinvolte e ascoltate 2044 persone di nazionalità australiana (di età fra i 18 e 90 anni), sull’uso di telefoni cellulari, computer e tablet dopo essere andati a dormire, nei sette giorni precedenti.

Pur tenendo in considerazione eventuali disturbi esistenti del sonno, l’età e il sesso, una persona su cinque viene svegliata almeno due volte a settimana da allerte di messaggi sms e di social media, o si sveglia per mandarli. E per una persona su venti, questo avviene ogni notte. 

Inoltre, circa il 23% dei partecipanti alla ricerca che hanno usato i telefonini almeno due volte a settimana dopo essersi addormentati, ha riportato di aver avuto di recente un incidente d’auto, o di averlo evitato per un soffio, a confronto del 2% di chi ha dormito un sonno sereno e tranquillo.

Sarah Appleton, dell’Institute of sleep health dell’università e responsabile della ricerca ha spiegato: “Quando suona quell’allerta la tentazione di guardare è enorme. È un problema realmente difficile da affrontare, perché è così pervasivo e radicato nella popolazione”.

Secondo la responsabile queste persone “hanno una probabilità significativamente maggiore di commettere errori, di addormentarsi sul lavoro, o di rinunciare per stanchezza ad attività sociali, oltre ad avere livelli più bassi di energia, di benessere mentale e di motivazione”.

Beatrice Spreafico

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