Politica

VENEZIA E IL MOSE: UNA PRESA IN GIRO DA 7 MILIARDI

Il premier Conte: "Sarà pronto nel 2021"

Il disastro che ha messo in ginocchio Venezia a seguito del maltempo,forse si sarebbe potuto evitare se il Mose, un’opera costata la bellezza di 7 miliardi di euro, fosse stato già operativo. Invece, all’oggi, il Governo giallorosso come, del resto, quelli che lo hanno preceduto, non ha ancora pensato a prendere seriamente in considerazione il problema che affligge la città lagunare. La poltrona da Commissario al Mose è tutt’ora vacante.

Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, ieri ha dichiarato: “L’attenzione del Governo è rivolta a Venezia. A giorni arriverà la nomina del Commissario al Mose che va finito il prima possibile”. “La nostra attenzione è ai commercianti e alle persone che hanno subito danni – ha aggiunto D’Incà -. Occorre intervenire con tempestività per tutelare i cittadini e le bellezze del nostro Paese. Il Ministro Franceschini ha mandato i tecnici del Ministero dei Beni Culturali per le verifiche”.

Il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, non senza nota di avvilimento ha dichiarato: “Il Mose? Sarebbe il caso ci facessero partecipare, non sappiamo niente, è gestito tutto da Roma, ma stavolta la gente è molto arrabbiata. E’ il momento in cui dobbiamo vedere assolutamente che funzioni, ci devono dire come è la situazione. Qui il Paese è di fronte al mondo: dobbiamo essere all’altezza di questa sfida”. “Abbiamo dei danni molto molto ingenti, ho visto una grande devastazione, delle devastazioni incredibili”, ha aggiunto Brugnaro. Il conteggio dei danni “è inestimabile, una cifra enorme. Ho parlato con il Ministro De Micheli, il Governo ci sta aiutando, questi sono gli effetti degli sconquassi climatici”, ha detto in conclusione il Sindaco.

Il Segretario della Lega, Matteo Salvini ha annunciato un emendamento alla Manovra e la proposta del Carroccio di uno stanziamento pari a 100 milioni di euro a favore della manutenzione dell’infrastruttura. “Un patrimonio dell’umanità che il governo non puo’ ignorare: per i danni provocati dal maltempo a Venezia si utilizzi subito uno dei tre miliardi che il governo vorrebbe regalare a chi paga con bancomat o carta di credito”, ha commentato Salvini.

Sul fronte del Partito Democratico, Nicola Pellicani ha dichiarato: “Una notte da incubo a Venezia. La politica deve fare la sua parte. Il Governo deve intervenire subito. Il Governo, qualunque esso sia, deve dimostrare concretamente, con i fatti, attenzione per dossier Venezia. Significa rimettere in moto e concludere lavori per Mose, inspiegabilmente fermi. Si tratta di un’opera che non si sarebbe dovuta realizzare, ma i cantieri giunti al 95% vanno chiusi. Sapendo che con i cambiamenti climatici sarà necessario adottare altre misure nel rispetto della laguna”.

Il Governatore del Veneto, Luca Zaia ha affermato: “Sul Mose deve intervenire lo Stato”, mentre il Patriarca di Venezia ha dichiarato che da Roma c’è stato spesso l’ignorare i problemi della città.

Il premier, Giuseppe Conte ha annunciato per oggi un Consiglio dei Ministri tecnico che “prenderà in carico la richiesta di stato d’emergenza del presidente della Regione Veneto Luca Zaia”. “Siamo in dirittura finale – ha aggiunto Conte -, al 93% dell’opera, ma non dobbiamo prendere in giro i cittadini, sarà verosimilmente pronto nella primavera del 2021”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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