Speciale Euro 2020

Verso Euro 2020. Azzurri domani in Grecia per consolidare il primato

Martedì c'è la Bosnia

La stagione calcistica dei club si è formalmente conclusa con il trionfo del Liverpool sul Tottenham in Champions League; allo stesso modo, anche per le Nazionali europee la tarda primavera coinciderà con gli ultimi impegni ufficiali, indirizzati verso la qualificazione agli Europei del 2020. Domani, infatti, gli Azzurri di Mancini sono attesi ad Atene dalla Grecia, mentre martedì a Torino arriverà la Bosnia.

Dopo le prime due partite del girone J, l’Italia guida con disinvoltura la graduatoria a punteggio pieno in virtù dei successi sulla Finlandia e sul Liechtenstein, entrambe non certo irresistibili. Assumono invece uno spessore diverso i prossimi due confronti del raggruppamento. Da un lato, la conquista di altri sei punti consentirebbe di fatto alla squadra di Mancini di mettere un piede già all’Europeo; dall’altra, è indiscutibile che il primato azzurro in un girone non insormontabile passi necessariamente dal successo sugli ellenici, che non sono più la ferrea compagine guidata sul tetto d’Europa da Otto Rehagel nel 2004, ma rappresentano comunque la nostra antagonista per il primo posto, e sui balcanici, bizzosi ma non sprovvisti di talento e apparentemente in grado di incarnare la mina vagante del gruppo.

Mancini non sembra nutrire dubbi in vista dell’incontro di domani, quanto meno in relazione al modulo, che sarà il consueto 4-3-3, mentre resta da dirimere qualche incertezza sugli uomini che daranno corpo allo schieramento. Con Donnarumma infortunato, il portiere titolare dovrebbe essere Sirigu; in difesa, Bonucci e il capitano Chiellini saranno il fulcro della retroguardia, mentre, dopo la rinuncia per infortunio di Spinazzola, restano Florenzi, Emerson, Biraghi e Izzo a contendersi le due maglie sulle corsie laterali. In mezzo al campo, non costituisce più un esperimento, bensì è ormai un punto fermo, il contemporaneo utilizzo di Verratti e Jorginho, che dovrebbero essere affiancati da Barella. In avanti, la stagione della rinascita di Belotti potrebbe trovare ulteriore coronamento con lo schieramento già dal primo minuto dell’attaccante granata che sembra al momento godere di qualche preferenza rispetto a Immobile e Kean; gli esterni d’attacco, stante l’indisponibilità di Politano, dovrebbero essere infine El Sharaawy e Chiesa.

Il complessivo ottimismo cresciuto intorno alla rinnovata freschezza degli Azzurri è poi suffragato anche da qualche dato statistico. Per l’Italia sono infatti 32 le partite consecutive senza sconfitte nelle qualificazioni europee; il ruolino parla di 6 pareggi e 26 vittorie, le ultime sei delle quali ottenute senza interruzione. In caso di successo sulla Grecia, la nostra Nazionale toccherebbe per la prima volta quota sette.

L’ostacolo greco presenta comunque qualche insidia; se è vero che l’unica sconfitta italiana nell’Ellade (per il resto, cinque successi azzurri e tre pareggi) risale al lontano 1972, è altrettanto vero che l’Italia si è imposta soltanto una volta nelle ultime quattro sfide. Il precedente più recente risale poi al 2008, quando in amichevole ad Atene finì 1-1.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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