Verso euro 2020: stasera l’Italia chiude il girone a Palermo con l’Armenia.

Qualche esperimento di formazione per Roberto Mancini

Questa sera alle 20.45 la Nazionale italiana di calcio è chiamata ad affrontare l’ultimo appuntamento del girone di qualificazione (ottenuta peraltro con ampio anticipo) al Campionato europeo, in programma per l’inizio dell’estate del 2020. Allo stadio “Renzo Barbera” di Palermo, l’avversaria della squadra agli ordini di Mancini sarà l’Armenia, da tempo tagliata fuori da ogni ambizione di accedere alla rassegna continentale.

Con ogni probabilità il Commissario Tecnico degli Azzurri vorrà operare delle piccole rivoluzioni nella formazione, cercando di dare spazio a quanti fino a questo momento hanno giocato meno; proprio per questo motivo potrebbero quindi godere della chance di scendere in campo e, animati da maggiori motivazioni, avrebbero dunque la possibilità di mettersi in evidenza proprio al “Barbera”, che per questa occasione si è rifatto il look. Dal canto suo, l’Armenia cercherà di non fare una brutta figura e di riscattare la sconfitta patita contro la Grecia, anche se non sarà sicuramente un’impresa semplice.

Per quanto riguarda la formazione, alcuni cambi sono già certi: si vedrà senz’altro Sirigu al posto di Donnarumma tra i pali, mentre Immobile giocherà al posto di Belotti, riproponendo un dualismo che si preannuncia stimolante anche per i prossimi mesi. Se Mancini volesse optare per nuovi esperimenti, al fianco del giocatore laziale potrebbe giocare sulla destra Chiesa con a sinistra uno tra Orsolini e El Sharaawy, con il modulo del 4-3-3. Potrebbe avere un’importante chance in tal senso anche Mandragora, affiancato da Zaniolo e Castrovilli, che andrebbero a comporre una linea mediana molto giovane e spumeggiante, oltre che di buone prospettive. Dietro a loro, la coppia centrale potrebbe essere formata da Romagnoli ed Izzo, con Di Lorenzo e Biraghi a completare il pacchetto difensivo.

Di particolare rilievo, è da segnalare che allo stadio sarà presente una delegazione di donne iraniane, grazie all’iniziativa dell’Associazione Mete Onlus e con il patrocinio del Comune di Palermo, come risposta concreta al divieto che vigeva in Iran fino a non molti mesi fa e che impediva alle donne l’ingresso negli stadi. Una donna, Sahar Khodayar, si era data fuoco in seguito alla decisione del Tribunale che l’aveva condannata a sei anni di carcere per aver trasgredito a quella “norma”; dopo quell’episodio, l’UEFA aveva dato un ultimatum all’Iran per consentire la parità di  genere negli stadi.

Donatella Swift

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