Washington, 14 aprile – Il presidente americano Donald Trump ha ordinato un attacco missilistico sulla Siria come risposta al presunto attacco chimico di sabato scorso a Duma, del quale viene ritenuto responsabile Assad. L’azione militare in corso, condotta con Francia e Gran Bretagna, è scattata quando in Italia erano le ore 03.10.
Trump, durante un discorso alla Nazione, ha parlato di un “attacco mirato”, finalizzato a distruggere l’arsenale chimico di Assad. “Ho ordinato alle forze armate degli Stati Uniti di lanciare attacchi di precisione su obiettivi associati alle capacità delle armi chimiche del dittatore siriano di Bashar al-Assad”, ha affermato Trump aggiungendo che l’obiettivo è quello di “stabilire un forte deterrente contro la produzione, la diffusione e l’uso di armi chimiche”. “La combinazione di risposta americana, britannica e francese a queste atrocità, integrerà tutti gli strumenti del nostro potere nazionale: militare, economico e diplomatico”. “Siamo pronti a sostenere questa risposta fino a quando il regime siriano non interromperà l’uso di agenti chimici proibiti”, ha concluso Trump.
La premier britannica, Theresa May ha dichiarato di aver “autorizzato le forze armate britanniche a condurre attacchi coordinati e mirati per degradare la capacità delle armi chimiche del regime siriano e scoraggiare il loro uso”, sottolineando che non intendono rovesciare il regime di Assad.
Il presidente francese Emmanuel Macron, intervenendo nel merito dell’attacco ha detto: “Non possiamo permettere la proliferazione di armi chimiche”.
Dura la reazione del Cremlino che, attraverso l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, ha definito l’azione “inaccettabile ed inammissibile, priva di ogni fondamento giuridico”, aggiungendo che “ci saranno conseguenze”.
Fonti di Damasco affermano che i danni, per ora, sono limitati.
Antonio Marino