Palermo, 4 dicembre – Duro colpo della DDA di Palermo che in un blitz avvenuto nella notte, ha arrestato 46 persone ritenute componenti della “Commissione provinciale” che controllava il Capoluogo siciliano ed i territori di Porta Nuova, Poagliarelli, Bagheria, Villabate e Misilmeri. Tra gli arrestati, colui che aveva preso il posto del boss Totò Riina. Si tratta di Settimino Mineo, 80 anni, ufficialmente gioielliere e già noto alla Giustizia.
Mineo era stato infatti condannato a cinque anni nel maxi-processo contro Cosa Nostra che era stato istruito da Giovanni Falcone. Mineo, successivamente aveva scontato un’altra pena a 11 anni inflittagli 12 anni fa.
Secondo quanto stabilito dalle indagini coordinate dal Procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi insieme al Procuratore Aggiunto, Salvatore De Luca ed i PM Francesca Mazzocco, Amelia Luise, Dario Scaletta, Gaspare Spedale e Bruno Brucoli, la “Cupola” era tornata a riunirsi lo scorso 29 maggio, cosa che non accadeva da anni. Evidente il tentativo di far rivivere la mafia per come era strutturata un tempo.
Tutti gli arrestati dovranno rispondere a vario titolo dei reati di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, porto abusivo di armi e danneggiamenti.
La Voce