VOCE ALLA BIRRA. La tradizione tedesca dentro un boccale: la Altbier

Sa ben miscelare amaro e luppolato

Care amiche e cari amici de La Voce, siamo sempre in Germania dove, la settimana scorsa siamo stati accolti dalla Berliner Weisse. Oggi è il momento di ricordare le tradizioni della produzione birraria tedesca e non c’è modo migliore del degustare la Altbier che ha i suoi natali a Dusseldorf.

La Altbier sa ben miscelare amaro e luppolato, regalando un prodotto che nella sua leggerezza alcolica, mantiene il giusto equilibrio tra i due elementi principali: il malto ed il luppolo. Andiamo a conoscerla meglio nelle sue caratteristiche organolettiche e storiche.

ALTBIER

Fermentazione: bassa con lievito alta
Classificazione legale: da normale a speciale
Classificazione commerciale: specialità
Storia: Ispirata alla produzione antica – La tradizionale birra Alt si riferisce al vecchio stile di produrre birra. Esistono due altre versioni: Sticke (più alcolica e più scura) e Munster (più leggera e più chiara) le quali appartengono alla categoria specialty.
Ingredienti: acqua leggermente carbonata; malti Pils; Monaco e Cristall. Luppolo Spalt. Lievito alta.
Note: Tipologia molto equilibrata tra amaro e maltato, fermentata a temperature basse per rilasciare un gusto pulito e dolce. Nell’Altstadt (città vecchia) si trovano i migliori brewpub.
Aspetto: dall’ambrato chiaro al ramato intenso. Schiuma abbondante, aderente e persistente.
Area olfattiva prevalente: maltato e luppolato.
Area gustativa prevalente: l’amaro del luppolo è ben equilibrato dal maltato. Note di nocciola, finale secco.
Grado alcolico: da 4,5 a 5,2
Temperatura di servizio: da 6 a 8° C

La prossima settimana resteremo sempre in Germania ed andremo a fare la conoscenza di un prodotto della tradizione tedesca popolare. Abbiate un po’ di pazienza e la vostra curiosità sarà soddisfatta.

A presto e… salute!

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