VOCE ALLA BIRRA. Tipologie birrarie: la “stantia” Old Ale

Ha la particolarità di consegnare un sapore di invecchiamento che non disturba gli estimatori

Care amiche e cari amici de La Voce, questa meravigliosa isola che è la Gran Bretagna non smette proprio di sorprenderci piacevolmente con le sue proposte birrarie. In queste settimane abbiamo cominciato ad esplorare insieme il mondo delle Ale che ancora sa riservarci qualche ottima degustazione.

La birra che oggi andremo a conoscere da vicino, ha la particolarità di consegnare un sapore di invecchiamento che non disturba certo gli estimatori del nostro nettare: si tratta della Old Ale. Andiamo a capirla nel suo dettaglio e nella sua storia con la consueta ed immediata formula della scheda tecnica.

OLD ALE

Fermentazione: alta
Classificazione legale: da speciale a doppio malto
Classificazione commerciale: specialità
Storia: pre rivoluzione industriale – Conservata per mesi e in alcuni casi, anni la Old Ale risulta acidula a causa dei lieviti selvtici che penetrano nel legno. Gli intenditori la chiamano “stantia” per via del gusto invecchiato. Prima delle Porter, questo stile era usato per essere miscelato con altre birre giovani dai gestori dei pub. Dimenticato, negli ultimi 30 anni è stato ripescato grazie ad alcune birrerie.
Ingredienti: acqua; mix di malt: chiaro, caramello, choccolat; zucchero scuro; mais; fiocchi di grano.
Note: birra di carattere forte, apprezzata soprattutto in invern, è uno stile molto amato dagli estimatori.
Aspetto: scuro. Poca schiuma.
Area olfattiva prevalente: maltato dolce, sensazioni di frutta secca, note di Cherry e Porto.
Area gustativa prevalente: cioccolato e nocciola, vinosa allo cherry e al Porto. Chiusura morbida.
Grado alcolico: da 5,5 a 9
Temperatura di servizio: 7-12° C

La prossima settimana ho pensato di farvi fare un salto indietro nel tempo: vi piace il Settecento? Chissà che birra bevevano a quei tempi… Curiosi, vero? Una settimana di pazienza e saprete…

A presto e… Salute!

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