“Falsi addetti delle ATS (Agenzia di Tutela della Salute ndr) si stanno presentando nelle case millantando di eseguire tamponi con l’obiettivo di derubare le vittime. L’appello che rivolgiamo a tutta la popolazione è quello di non aprire le porte, ma di avvertire subito le Forze dell’Ordine”. Lo ha dichiarato l’Assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato commentando quanto sta accadendo in alcuni Comuni del milanese e della bergamasca.
“Speculare su quanto sta accadendo oggi e’ da sciacalli; per questo auspico che si possa far luce su queste truffe e auguro il massimo della pena ai delinquenti”, ha concluso De Corato.
Un allarme arriva anche dalla Croce Rossa Italiana che su Facebook denuncia: “Ci viene segnalato che alcuni anziani hanno ricevuto strane telefonate del tipo: ‘Siamo della Croce Rossa, le veniamo a casa a fare il tampone per il coronavirus. Non fidatevi di chi si presenta a domicilio per controlli”.
⚠️Attenzione👉Diversi comitati locali ci segnalano una truffa telefonica su finti volontari della #CroceRossa che propongono test domiciliari sul #Coronavirus. Vi informiamo che non è stato disposto alcun tipo di screening porta a porta e invitiamo tutti a fare attenzione. pic.twitter.com/ZORqrOvBqk
— Croce Rossa Italiana (@crocerossa) February 24, 2020
“Non esistono medici che vengono a casa vostra per fare i tamponi. Nel dubbio chiamate sempre le autorità per una verifica”, prosegue il posto della CRI.
A Piacenza invece, sono state segnalate telefonate di finti operatori sanitari che pretendono di entrare nelle case per poter effettuare a domicilio il tampone per rilevare il coronavirus. La Polizia Locale ha invitato la cittadinanza a “respingere qualsiasi approccio” e “non lasciar accedere, alla propria abitazione, chiunque si presenti con tale motivazione”. Gli operatori sanitari – prosegue la Polizia Locale piacentina – effettuano visite ed eventuali esami a domicilio solo se allertati preventivamente dai cittadini stessi che, attraverso il medico di famiglia, il 118, il numero nazionale 1500 o lo 0523-317979 istituito dall’USL di Piacenza, abbiano segnalato sintomi sospetti o la necessità di accertamenti”.
La Voce