Verso Euro 2020: 2-0 alla Finlandia e l’Italia va all’esordio

A segno Barella e Kean. A segno Barella e Kean. Martedì sera a Parma l'Italia tornerà in campo contro il piccolo Liechtenstein

Inizia con più luci che ombre il cammino azzurro verso l’Europeo del 2020; nell’incontro d’esordio del gruppo J la giovane Italia di Mancini sconfigge per 2-0 a Udine la non insormontabile Finlandia offrendo a tratti buone trame, ma peccando negli ultimi venti metri, come già emerso in occasione degli incontri di Nations League con Portogallo e Polonia.

Il commissario tecnico schiera quasi in toto la formazione annunciata. Davanti a Donnarumma, lancia dal primo minuto Piccini (autore di una degnissima prestazione) sulla destra dirimpetto a Biraghi, mentre i centrali sono ovviamente Bonucci e il capitano Chiellini. Il trio di centrocampo vede insieme Jorginho, Verratti e Barella a sostegno di Immobile, con Bernardeschi e Kean più esterni. Non figurano nomi di rilievo invece nell’undici finlandese, per lo più composto da elementi che militano nei campionati scandinavi; rappresenta una curiosa eccezione Sauli Vaisanen, difensore di proprietà del Crotone attualmente in forza alla SPAL, mentre tra gli altri è degno di nota il solo portiere Hradecky, estremo difensore del Bayer Leverkusen.

L’arrembante inizio degli Azzurri viene premiato già dopo 7 minuti; Barella infatti impatta bene il pallone da fuori area sugli sviluppi di un calcio d’angolo e la sua stoccata va ad angolarsi per l’1-0 grazie alla deviazione determinante di Vaisanen. Nel primo tempo l’Italia continua a proporsi, benché in modo non sempre ordinato, anche in ragione di una Finlandia che offensivamente ha poco da dire; Piccini, Kean e Biraghi potrebbero in effetti raddoppiare prima dell’intervallo, ma nessuno dei tre individua lo specchio della porta.

Al 65° è però la squadra nordica a creare un’occasione limpida con Pukki, che per buona sorte di Donnarumma allarga troppo. Il gol della tranquillità degli Azzurri arriva al minuto 74, quando l’ingegnoso filtrante di Immobile libera Kean a tu per tu con Hradecky per il 2-0; l’attaccante juventino diventa così il primo classe 2000 ad andare in gol in Nazionale ed è il secondo più giovane della storia a siglare una marcatura in azzurro dietro a Bruno Nicolè e davanti a Gianni Rivera. All’80° c’è uno scampolo di partita anche per Fabio Quagliarella, che in dieci minuti mette a ferro e fuoco la retroguardia finnica prima con un colpo di testa e poi con un destro che si stampa sulla traversa, con il conclusivo 2-0 che resta così intatto.

C’è più da prendere che da lasciare dopo i novanta minuti della “Dacia Arena”; innanzitutto il risultato, obbligato in un girone che l’Italia ha il dovere di conquistare a mani basse. Merita poi apprezzamento il costante ricorso ai giovani da parte di Mancini, con Barella, Kean e Bernardeschi (per la verità ieri piuttosto opaco) destinati a dire regolarmente la propria, così come faranno Chiesa dopo l’infortunio e lo scalpitante Zaniolo. La nota stonata arriva invece da Immobile, la cui confidenza con il gol sembra svanita, anche se l’assist servito ieri a Kean rimane una prelibatezza.

Martedì sera a Parma l’Italia tornerà in campo contro il piccolo Liechtenstein, sconfitto ieri in casa per 2-0 dalla Grecia; nell’altro incontro del raggruppamento la Bosnia ha avuto ragione dell’Armenia per 2-1, anche grazie alla rete dell’empolese Rade Krunic, autore del primo gol degli slavi.

Gigi Bria

Foto: Sportmediaset

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