Il percorso verso la formazione di un nuovo governo sta per concludersi. Dopo le consultazioni, ora tocca al presidente Sergio Mattarella scegliere a chi dare il pre-incarico o un mandato esplorativo, nel tentativo di imboccare la strada più giusta per raggiungere una maggioranza. Il presidente ha a disposizione 4 nominativi: Matteo Salvini, Luigi Di Maio, Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati.
La prima ad essere chiamata per un incarico esplorativo potrebbe essere proprio la presidente del Senato, esponente di Forza Italia e fedelissima di Berlusconi. Dato che la la prima ipotesi resta quella di un esecutivo M5s con tutta la coalizione composta da Lega, Forza Italia e Fdi – che insieme ha preso più voti di tutti (37%) – la precedenza andrà quasi sicuramente al centrodestra. La Casellati avrebbe il compito di verificare le effettive chances di un accordo fra il M5S e tutto il centrodestra.
Anche per il presidente della Camera Fico, c’è l’ipotesi di un mandato esplorativo. In questo caso l’obiettivo sarebbe quello di cercare intese con Pd e Leu perché dopo i recenti segnali di apertura mostrati anche da una parte dei democratici, è necessario verificare, la possibilità del secondo “forno”. A rischio, questo, di creare problemi all’interno del Movimento, riaprendo la rivalità fra Di Maio e Fico.
Per Salvini, invece, si prospetterebbe un pre-incarico anche se Mattarella, al riguardo, ha più di una preoccupazione: le posizioni filorusse, assunte dal leader della Lega in merito alla crisi siriana che stanno creando preoccupazione fra gli alleati. Senza contare il sostegno a Putin proprio di Salvini, che aumenta considerevolmente le distanze in politica estera rispetto al M5s. Lo stesso leader del Carroccio non è favorevole al pre-incarico, anzi: ha fatto già capire che sarebbe pronto a rifiutarlo.
Dello stesso avviso anche Di Maio: se gli venisse assegnato un pre-incarico quasi sicuramente lo rifiuterebbe per lo stesso motivo di Salvini: non vuole rischiare di tagliarsi fuori in questa prima fase esplorativa. Tuttavia, se Mattarella decidesse di scegliere il pre-incarico per il capo del pentastellati, di certo Di Maio opterebbe per un’alleanza con la Lega ma senza Berlusconi. Dalla Lega lo allontanano le evidenti posizioni diverse in politica estera.
Beatrice Spreafico