Cronaca

Agenti uccisi a Trieste: l’ira dei sindacati di Polizia

Denunciano carenze nell'equipaggiamento e nella sicurezza degli operatori

Roma, 5 ottobre – L’omicidio dei due agenti di Polizia avvenuto ieri a Trieste, ha suscitato aspre polemiche da parte dei sindacati di categoria che lamentano carenze sul piano dell’equipaggiamento e quindi, della sicurezza degli agenti di Polizia.

Stefano Paoloni, Segretario generale del SAP, ha dichiarato: “E’ da tempo che chiediamo a gran voce dotazioni idonee. Abbiamo bisogno di maggiori tutele”.

Forse la tragedia poteva essere evitata se, come riferisce ‘La Repubblica’, i poliziotti fossero stati dotati di taser, la pistola elettrica in grado di neutralizzare temporaneamente la persona durante la manovra di arresto. Nel merito infatti, va detto che Alejandro Stephan Meran, l’omicida dei due agenti, è stato accertato essere affetto da disturbi mentali.

Cesario Bortone, Segretario del CONSAP, fa il suo focus sulla carenza di equipaggiamento. In un’intervista rilasciata a ‘La Repubblica’, Bortone ha dichiarato: “I fatti di Trieste dovrebbero accelerare quello che CONSAP chiede da tempo, ossia la fornitura a tutto il personale dei gap sottocamicia, giubbotti che si indossano più agevolmente di quelli tattici dal costo di poche centinaia di euro, e che proprio in circostanze come queste potrebbero salvarci la vita”.

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