Politica

Anniversario di Piazza Fontana. Mattarella: “Eversori piegati dalle Istituzioni”

Roma, 12 dicembre – In occasione del 49mo anniversario della strage alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana, a Milano, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“In quel tragico pomeriggio del 12 dicembre 1969 un ordigno provocò a Milano, a piazza Fontana, una strage immane e diede avvio a un attacco eversivo contro la Repubblica.

Gli assassini spezzarono vite innocenti, gettarono nel dolore e nella sofferenza tante persone, colpite in modo fortuito per aggredire l’intera collettività, innescarono una spirale di terrore, per destabilizzare e far gravare per anni sulla nostra democrazia una minaccia, con ulteriori lutti, violenze, fratture.

Il popolo italiano ha saputo sconfiggere gli eversori grazie alla propria unità e ai valori radicati nella sua storia, nella sua cultura, nella vita sociale, anche se il costo umano di questa battaglia di libertà e di civiltà è stato assai elevato.

Nel giorno dell’anniversario, il pensiero va, commosso, alla memoria delle vittime, e a quanti, familiari, discendenti, non hanno mai smesso di ricordare e testimoniare, cogliendo tutta la portata dell’offensiva portata contro la nostra convivenza, cercando con ostinazione la verità anche quando essa era offuscata da ritardi e manipolazioni, trasmettendo alla società e alle giovani generazioni la necessità di una partecipazione attiva per contrastare gli strateghi della tensione e della paura.

L’aggressione alle istituzioni, pianificata spargendo sangue di cittadini inermi, è stata respinta grazie al prevalere della solidarietà e della cultura democratica. È una lezione della storia, che vale per il futuro: gli ordinamenti liberi e democratici prevalgono quando le loro fondamenta sono basate su valori condivisi, capaci di unire al di là delle legittime differenze di idee e interessi, quando promuovono libertà e giustizia, contro chi usa violenza per scopi di sopraffazione.

Una verità piena e conclusiva non ha ancora coronato le lunghe e travagliate vicende giudiziarie. Questo nonostante il lavoro encomiabile e coraggioso di magistrati e servitori dello Stato, che hanno svelato responsabilità e trame di matrice neofascista, occultate da intollerabili deviazioni. La Repubblica non potrà mai cancellare il segno profondo della ferita che le è stata inferta, ma rivendica con orgoglio il valore della risposta corale che la comunità nazionale è riuscita a fornire sia nei confronti dell’eversione nera sia del terrorismo brigatista”.

La Voce

 

Fonte: Presidenza della Repubblica italiana

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Redazione La Voce

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