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Apple battuta da Qualcomm: 31 milioni di dollari da pagare per i brevetti

Una sentenza della più ampia diaspora giudiziaria che si dovrebbe concludere con il verdetto previsto per il prossimo 15 aprile

San Diego, 16 marzo – Dopo un processo durato due settimane, un Tribunale di San Diego ha condannato Apple al risarcimento nei confronti di Qualcomm, a seguito della violazione di brevetti. L’azienda di Cupertino dovrà pagare alla controparte 31 milioni di dollari.

Al centro della disputa giudiziaria, attribuire la paternità della tecnologia installata sugli iPhone dal modello 7 in poi, che consente una connessione più rapida ad internet e una maggior durata della batteria. Parimenti, stabilire chi l’abbia utilizzata in termini fraudolenti questa tecnologia ed altre che consentono il funzionamento dei dispositivi mobili.

Tra i due colossi c’era un accordo tale per cui Apple ha regolarmente pagato le licenze d’utilizzo a Qualcomm fino al 2017. Successivamente però, la Casa di Cupertino ha intentato un’azione legale nei confronti dell’ormai ex partner, motivandola con un presunto abuso di posizione dominante sul mercato dei chip per smartphone, cosa che stava producendo un danno economico alle altre aziende produttrici. Ipotesi aggravata dal fatto che, secondo Apple, Qualcomm non avrebbe inventato alcuna tecnologia. Questa causa vedrà la sentenza il prossimo 15 aprile, sempre al Tribunale di San Diego.

Nel frattempo, in merito alla sentenza emessa ieri, i giudici hanno accolto la tesi di Qualcomm tale per cui, Apple avrebbe dovuto corrispondere agli ex alleati, 1,41 dollari per ciascun smartphone a seguito dell’utilizzo senza licenza di tre brevetti riguardanti tecnologie installate su iPhone 7, iPhone 7 Plus, iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X.

Soddisfatta della sentenza, Qualcomm che commenta: “Le nostre tecnologie sono ciò che ha reso possibile ad Apple conquistare il marcato”. Diversa la posizione di Apple secondo la quale, “la campagna in corso da parte di Qualcomm per la violazione di brevetti non è altro che un tentativo di distrarre da questioni più importanti, che riguardano le loro pratiche commerciali negli Usa e in tutto il mondo”.

Questa è la seconda sconfitta giudiziaria che Qualcomm infligge ad Apple, dopo la sentenza emessa a dicembre 2018 da un Tribunale cinese che ha vietato la vendita nel Paese dei vecchi modelli iPhone sui quali erano installati i processori Qualcomm. Per leggere quanto accadde, https://www.lavoce.online/2018/12/16/guerra-in-tribunale-cinese-fra-apple-e-qualcomm/

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