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Asselborn sulla lite con Salvini: “Provocazione calcolata. Video girato a mia insaputa”

Secondo il Ministro del Lussemburgo, Salvini usa metodi e toni dei fascisti degli anni Trenta

La Conferenza sui migranti a Vienna tra il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, e Jean Asselborn, ministro del Lussemburgo, ha preso una brutta piega e i due sono finiti a male parole: “Abbiamo bisogno di immigrati perché stiamo invecchiando”, aveva detto Asselborn scatenando però la reazione di Salvini che aveva replicato: “Forse voi volete schiavi a basso costo, noi incentiviamo gli italiani a fare figli”. E la conferenza è così finita a insulti. A distanza di giorni, il dibattito tra i due, ancora continua. Asselborn ha infatti affermato: “Salvini usa metodi e toni dei fascisti degli anni Trenta. E’ stata una provocazione calcolata. Il video è stato girato a mia insaputa. Se vengono ripresi incontri di ministri Ue, allora non ci potrà mai più essere un dibattito franco”, ha precisato aggiungendo di non ritrattare nulla di quanto detto in riferimento alla necessità della migrazione.
Secondo lo stesso Asselborn “non si è trattato di un incontro qualsiasi e non si è neanche trattato di un caso isolato”. A riprova di ciò, il ministro ha spiegato: “I collaboratori del vicepremier italiano si piazzano nelle sale in posizioni strategiche e riprendono sistematicamente tutto quello che dice Salvini”.

La risposta di del ministro italiano alle parole di quello del Lussemburgo, non si sono fatte attendere: “Il ministro socialista del paradiso fiscale Lussemburgo, dopo aver paragonato i nostri nonni emigranti italiani ai clandestini che sbarcano oggi, dopo aver interrotto un mio discorso urlando ‘m…’, oggi mi dà del ‘fascista’. Ma dico io, che problemi hanno in Lussemburgo?!? – ha dichiarato Salvini – Nessun fascismo, solo rispetto delle regole. Se gli piacciono tanto gli immigrati che li accolga tutti in Lussemburgo, in Italia ne abbiamo già accolti anche troppi”. Secondo il ministro dell’Interno italiano, il ministro degli esteri lussemburghese “è un ignorante”, nel senso che “ignora la storia dell’emigrazione italiana” che non ha nulla a che vedere “con i clandestini che arrivano, spacciano e rubano in Italia”. Sulla questione è intervenuto anche il presidente del Parlamento del Lussemburgo Mars Di Bartolomeo, che in un’intervista al Fatto quotidiano ha dichiarato: “Se davvero la Lega ha nascosto la sua cassa nel mio Paese, presto scoprirà che non siamo un paradiso fiscale ma seguiamo le regole della trasparenza”.

La lite tra Salvini e Asselborn, suo compagno di partito, ha preoccupato molto Di Bartolomeo che ha subito pensato che per colpa di movimenti nazionalisti, come quello del ministro italiano “tutto quel che abbiamo fatto per unire i nostri popoli è ora in pericolo. Questo modo di dividere e semplificare mi ricorda quel che abbiamo vissuto prima della Seconda guerra mondiale. E mi fa paura. Semplifica, divide e peggiora il mondo. La mia politica e la mia storia è diversa. Io sono nato lussemburghese, ma i miei nonni sono partiti dall’Italia perché erano trattati, loro sì, come schiavi. Erano schiavi in Italia e sono diventati più liberi grazie al Lussemburgo. Non c’è più memoria. Allora l’Europa era Mussolini e Hitler. Ora ci sembra scontato che esista la pace, ma non è così”.

Beatrice Spreafico

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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