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BREXIT: altra bocciatura per i ‘Piani B’. No-deal sempre più vicina

Stephen Barclay, Ministro della Brexit, preso atto della nuova bocciatura, ha proposto la strada di un'altra votazione

Londra, 2 aprile – La Camera dei Comuni britannica, ieri sera ha bocciato nuovamente i 4 ‘Piani B’ proposti dalla premier, Theresa May per favorire una Brexit più soft e salvaguardare i rapporti commerciali con l’Unione Europea. Niente da fare dunque per un nuovo referendum come per un blocco della Brexit finalizzato a scongiurare il no-deal.

Stephen Barclay, Ministro della Brexit, preso atto della nuova bocciatura, ha proposto la strada di un’altra votazione, ricordando che in mancanza di un accordo, l’uscita del Regno Unito dalla UE si farebbe cosa concreta per il 12 aprile e quel che è peggio, con la formula del no-deal.

Il leader del Labour, Jeremy Corbyn, nel corso del suo intervento alla Camera a margine del voto, ha espresso parole critiche per la proposta di Barclay, sottolineando le sconfitte precedenti. Tuttavia, qualora il Governo volesse insistere, la nuova votazione per favorire la permanenza nell’unione doganale dopo la Brexit, potrebbe aver luogo domani, mercoledì 3 aprile. Va detto che questa proposta è quella che più si è avvicinata ad ottenere la maggioranza, con 273 voti contro 276.

La nuova bocciatura è stata salutata con entusiasmo dai cosiddetti ‘falchi’ conservatori. Mark Francois, vicepresidente dell’European Research Group (Erg), i più ortodossi in fatto di Brexit, ha dichiarato: “Ai Comuni ha avuto luogo un tentativo di golpe contro la Brexit, che ha coinvolto anche esponenti di spicco del Governo, ma che i deputati della base (backbenchers) hanno sventato. Il golpe è fallito”. “Il risultato è che ora siamo sulla strada per uscire dall’UE tra 11 giorni, nel rispetto della volontà dei 17,4 milioni di elettori” che nel 2016, in occasione del referendum, votarono ‘Leave’. Sulla stessa linea di Francois, l’ex leader dell’UKIP, Nigel Farage.

Il coordinatore del Parlamento Europeo sulla Brexit, Guy Verhofstadt, commentando l’esito di questo ultimo voto, su Twitter ha scritto: “La Camera dei Comuni ha di nuovo votato contro tutte le opzioni. Una hard Brexit diventa quasi inevitabile. Mercoledì il Regno Unito avrà l’ultima possibilità di rompere lo stallo o di affrontare l’abisso”.

Intanto, la premier May ha convocato i suoi ministri per oggi a Downing Street. Il Cabinet Secretary del Governo, Mark Sedwill, ha prospettato un quadro drammatico in caso di no-deal: un aumento dei prezzi degli alimentari pari al 10%, difficoltà per le forze di Polizia e di sicurezza, sterlina in deprezzamento e recessione.

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Redazione La Voce

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