Economia

BRUXELLES: PER L’ITALIA E’ IL GIORNO DELLA VERITA’

Si va verso la procedura d'infrazione: un colpo da oltre 3 miliardi di euro

Bruxelles, 5 giugno – E’ attesa per oggi la lettera della Commissione Europea all’Italia, con le decisioni relative al nostro Paese. Le premesse non lasciano ben sperare: Bruxelles pare essere intenzionata ad avviare la procedura d’infrazione. Nel mirino, il Reddito di Cittadinanza e ‘Quota 100’ che avrebbero compromesso il Bilancio invece di migliorare il PIL.

Stando a quanto anticipa ‘La Repubblica’, secondo il Commissario Europeo Jean-Claude Juncker, l’Italia ha una “spesa in salita e il suo ammontare impedisce di stabilizzare l’economia in caso di crisi finanziarie”. Nel 2018-2019, il nostro Paese ha sforato il deficit di 11 miliardi di euro, cosa che comporterà per il 2020, uno sforamento del 3,5% Nel rapporto deficit/PIL.

Il Commissario europeo al Bilancio, Guenther Oettinger, ha dichiarato: “Se i numeri verranno confermati, non potremo sottrarci alla procedura di infrazione”. “L’Italia – ha aggiunto – non dovrebbe essere un rischio per l’Eurozona”.

Da Palazzo Chigi imputano le cause al rallentamento dell’economia globale ed alla gestione del Governo Gentiloni ma a Bruxelles sono di parere diverso: è colpa del Governo Conte.

Martedì della prossima settimana, si capirà se dagli altri Paesi membri c’è la disponibilità ad evitare la sanzione all’Italia ma il quadro lo si avrà chiaro il 9 luglio, quando si riuniranno i ministri delle Finanze dei Paesi membri: in quella sede sarà assunta ogni decisione. Se come pare, non si riuscirà ad evitare la procedura d’infrazione, all’Italia sarà dato lo sto ai fondi strutturali europei e la sanzione dovrebbe essere pari allo 0,2% del PIL, ovvero 3,5 miliardi di euro.

La Voce

Mostra Altro

Redazione La Voce

Quotidiano d'informazione e cultura nazionale ed internazionale, fondato nel 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio