Calcio Serie A

Calcio. FIGC e Governo al lavoro per far ripartire il Campionato. Ma è davvero necessario?

Si prova ad ipotizzare un graduale ed assennato ritorno alle competizioni

Mentre l’epidemia da COVID-19 sembra lentamente contrarsi in tutto il territorio nazionale (resta critica, seppur in miglioramento, la situazione in Lombardia e, più ampiamente, in alcune aree del Nord del Paese), il mondo del calcio prova ad ipotizzare un graduale ed assennato ritorno alle competizioni.

In questo senso, la FIGC ha predisposto un protocollo (redatto dalla commissione medica presieduta dal dottor Paolo Zeppilli) contenente le linee guida dirette a garantire una ripresa prudente degli allenamenti; il documento è già stato inviato a Roberto Speranza e Vincenzo Spadafora, ministri rispettivamente della Salute e dello Sport. La valutazione del protocollo verrà ora affidata al comitato tecnico-scientifico costituito in seno al Governo e mercoledì 22 aprile il mondo del calcio si riunirà nel vertice indetto in videoconferenza dal ministro Spadafora per discutere l’opportunità di riavviare il movimento calcistico nazionale con la ripresa degli allenamenti già a partire dal prossimo 4 maggio.

In linea di principio, l’obiettivo della Federazione è quello di compiere delle analisi preliminari ed affidabili sui calciatori, per poi creare intorno a loro una bolla protettiva che escluda qualsiasi contatto con persone che non siano risultate indubitabilmente sane. A questo scopo, i giocatori verrebbero sottoposti ad un immediato esame tramite tampone e successivamente ad un altro nel giro di tre-quattro giorni; contestualmente, ulteriori indagini sul complessivo stato di salute degli atleti verrebbero compiute tramite il test sierologico e attraverso la valutazione della condizione cardiaca e polmonare sui giocatori guariti. In ultimo, le squadre verrebbero poi inserite in un regime di isolamento all’interno di centri sportivi chiusi a qualsiasi contatto con l‘esterno.

Ove il piano predisposto dalla Federazione (che richiede però ovviamente l’avallo del Governo) dovesse offrire le necessarie garanzie, il campionato potrebbe finalmente tornare ad occupare le domeniche; resta aperto, però, il problema delle distribuzione territoriale degli incontri, che in ogni caso verrebbero disputati a porte chiuse. Le restanti dodici giornate (più i recuperi) di campionato e gli incontri di Coppa Italia (al momento ferma alle semifinali) potrebbero infatti essere ospitati dai campi dell’Italia centro-meridionale, anche se la Federazione si dichiara sicura di poter fugare ogni pericolo attraverso la rigida applicazione del protocollo, così da poter giocare anche al Nord.

Al di là di ogni auspicio sul felice funzionamento del progetto imbastito dalla Federazione, non può non destare qualche perplessità la necessità (tra le tante che in questo momento attanagliano il Paese) di tornare così urgentemente a far rotolare nuovamente il pallone. La sensazione – ma forse anche di più – è che le ragioni vadano inserite non proprio nel contesto sportivo; certamente, l’appuntamento domenicale con le partite gioverebbe per restituire una seppur limitata parvenza di normalità all’interno del tessuto collettivo. Prevale però l’impressione che il calcio inteso come momento ludico stia per l’ennesima volta cedendo il passo al proprio mr. Hyde “aziendale”, con il rischio che le esigenze di salute pubblica, pur sollevate dai vertici decisionali del calcio come un vessillo ispiratore, risultino in ultimo sacrificabili di fronte alla grande e proficua macchina industriale del calcio, il cui motore, evidentemente, non può restare spento troppo a lungo.

Gigi Bria

Mostra Altro

Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
Pulsante per tornare all'inizio