Calcio Serie A

Calcio: i movimenti di mercato di Juventus, Inter e Milan

I bianconeri pensano a Marcelo, i nerazzurri a Vrsaljko ed i rossoneri a Vidal

In ogni calciomercato estivo che si rispetti, prende corpo quasi con regolarità una fase interlocutoria (per lo più in concomitanza con le tournée intercontinentali) in cui tendono a svolazzare nomi e cifre, non sempre accompagnati da una reale praticabilità, ma indubbiamente affascinanti e capaci di scatenare le più fertili fantasie dei tifosi. Ben inteso, anche nelle chiacchierate apparentemente più irreali tra le società, non può mancare un fondo di verità; non è raro, infatti, che dalla boutade di un dirigente, scaturisca poi un trasferimento di alto profilo, basti pensare all’inimmaginabile approdo di Ronaldo in bianconero.

Nonostante abbia messo a segno il “colpo del secolo”, la Juventus è tutt’altro che inoperosa; il sogno di Marotta e Paratici è di andare nuovamente ad attingere al Real Madrid per acquistare Marcelo, componendo in tal modo una rosa prossima alla perfezione per potenziale e per completezza. Non mancano, poi, i sussurri relativi a due possibili “cavalli di ritorno”, ossia Pogba e Bonucci; storicamente, il club torinese non ama questo genere di transazioni, ma non è escluso che per uno dei due giocatori sussistano gli estremi per un’eccezione. Il francese, in particolare, assistito dai buoni uffici del proprio agente Mino Raiola, starebbe premendo per ritornare ai piedi della “Mole” e, ferme restando le questioni finanziarie, dal punto di vista tecnico l’eventuale innesto del neo campione del Mondo non creerebbe difficoltà insormontabili, stante anche la possibile cessione di Pjanic, concupito da Chelsea, Manchester City e Paris Saint Germain. Il discorso si fa invece differente per Bonucci; in primis, perché sarebbe stato proprio il difensore viterbese ad offrirsi alla dirigenza juventina per valutare un suo eventuale ritorno in bianconero. In secondo luogo, perché, oltre alle mai dimenticate acredini che ne caratterizzarono il rapporto con Allegri, Bonucci dovrebbe provare a ricucire anche lo strappo con i tifosi, ai cui occhi resta un traditore dopo il repentino passaggio al Milan della scorsa estate.

L’Inter oscilla invece ormai da settimane tra due poli di interesse (un terzino ed un centrocampista) tra i quali è arduo individuare la priorità. Ogni giorno sembra quello buono per ufficializzare l’arrivo di Vrsaljko dall’Atletico Madrid, ma il terzino croato, peraltro già ben convinto della destinazione, va sempre più assumendo le fattezze di un Godot, complice, peraltro, il persistente disaccordo tra le due società circa la formula della transazione. In mezzo al campo, Ausilio continua ad operare con tutta calma, forte della consapevolezza di aver già compiuto con Nainggolan un’operazione non da poco; l’accoppiata perfetta dal punto di vista tecnico (quanto ad esuberanza agonistica, invece, il discorso potrebbe farsi diverso…) andrebbe a formarsi con l’arrivo di Vidal, ormai ai margini del Bayern Monaco.

Sul centrocampista cileno sembra però essersi avventato anche il Milan, con Leonardo che vorrebbe così presentare il proprio biglietto di (ri)presentazione alla tifoseria rossonera. La società di via Aldo Rossi, ora orfana del non rimpianto Fassone, deve però, prima di gettarsi nel mercato, completare il rinnovamento del proprio assetto verticistico, nel quale potrebbe trovare imprevedibilmente spazio anche lo storico capitano Paolo Maldini. Solo dopo, sarà possibile valutare quanto di vero ci sia nei nomi, ormai abituali, che circolano attorno all’orbita Milan per il reparto offensivo (Higuain, Morata, Benzema), senza dimenticare la necessità di realizzare liquidità attraverso qualche cessione, con Bonucci e Donnarumma che potrebbero essere i primi a partire, seguiti da Kalinic e André Silva; meno scontata, ma non definitivamente tramontata, è invece l’ipotesi della partenza di Locatelli verso il Sassuolo.

Gigi Bria

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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