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Calcio: Ronaldo castiga il Milan. La Supercoppa è della Juventus

Per i bianconeri si tratta dell'ottavo successo nella competizione

Nel confronto in partita unica di Gedda (Arabia Saudita) la Juventus batte il Milan per 1-0 grazie ad un gol di Cristiano Ronaldo all’altezza dell’ora di gioco e si aggiudica la Supercoppa; per i bianconeri si tratta dell’ottavo successo nella competizione (il quarto nelle ultime sette edizioni), che li rende primatisti solitari nell’albo d’oro complessivo staccando proprio il Milan, fermo a quota sette.

Entrambi gli allenatori devono fare i conti con qualche defezione. Allegri fa fronte all’assenza di Mandzukic preferendo Douglas Costa a Bernardeschi per comporre il tridente offensivo insieme a Dybala e Ronaldo; in mezzo al campo operano Matuidi, Pjanic e Bentancur davanti al quartetto difensivo che vede Cancelo e Alex Sandro affiancare Chiellini e Bonucci. La febbre di Higuain induce invece Gattuso ad inserire dall’inizio Cutrone, coadiuvato da Calhanoglu e Castillejo che sostituisce lo squalificato Suso; in mezzo al campo viene poi confermato il nuovo arrivato Paquetà che si muove in mezzo al duo muscolare formato da Bakayoko e Kessié. La retroguardia rossonera ruota infine intorno alla coppia centrale Romagnoli-Zapata, con Calabria e Rodriguez sui lati.

In un primo tempo complessivamente soporifero sono per lo più le iniziative juventine a regalare lampi sporadici, con il Milan che difensivamente regge ma in attacco non punge praticamente mai. Douglas Costa e Cancelo si rendono pericolosi nel primo quarto d’ora, ma le conclusioni in diagonale dei due giocatori bianconeri hanno esito identico spegnendosi sul fondo a mezzo metro dal palo. Prima dell’intervallo si fa vivo anche Ronaldo, poco palpabile lungo la prima frazione, la cui conclusione in forbice scavalca Donnarumma ma anche la traversa; la risposta del Milan si traduce unicamente in una conclusione di Calhanoglu che non impensierisce più di tanto Szczesny.

In apertura di ripresa arriva l’unico reale spavento per la squadra di Allegri quando Cutrone si produce in una splendida torsione, ma la sua legnata mancina si stampa sulla traversa. L’attaccante comasco, fino ad allora poco servito, prova a suonare la carica, ma il Milan pecca di concretezza, pur spendendosi generosamente ma nulla di più. Al 61°, diversamente, l’implacabile cinismo della Juventus viene premiato; il suggerimento in verticale di Pjanic trova pronto Ronaldo che in posizione millimetricamente regolare buca di testa un non irreprensibile Donnarumma.

Gattuso prova a giocare le carte Borini e Higuain al posto di Paquetà e Castillejo per imprimere maggior peso al proprio attacco nel tentativo di riacciuffare l’incontro; l’intervento duro di Kessié su Emre Can (subentrato a Pjanic) viene però punito con il rosso da Banti dopo il richiamo del VAR, scompaginando i piani del tecnico calabrese. In dieci uomini, il Milan si assottiglia mentre la Juventus può trotterellare fino al 90°. L’ultimo sussulto dell’incontro arriva a seguito di qualche protesta del Milan per un intervento in area di Emre Can su Conti che probabilmente sarebbe stato meritevole di revisione, ma il risultato non cambia più e la Juventus può sollevare il primo trofeo della stagione.

Gigi Bria

Foto: Sportmediaset

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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