Calcio Serie A

Calcio, Serie A: il bilancio degli allenatori. Chi non mangerà il panettone e chi rischia di saltare dopo Natale

Mestiere “duro”, quello dell’allenatore di calcio; non è insolito, infatti, che all’inizio di ogni campionato si scommetta su quale tecnico “non mangerà il panettone”. Ebbene, a poche ore dall’inizio della 17^ giornata, l’ultima prima di Natale, sono cinque le squadre che hanno già optato per un cambio di panchina. In alcuni casi, quali quelli di Chievo e Genoa, gli avvicendamenti sono stati addirittura tre.

La stagione dei clivensi è iniziata in salita già sotto il profilo disciplinare con la penalizzazione di tre punti in classifica, che potrebbe però essere rimossa entro fine campionato. Il lavoro di D’Anna, condottiero della salvezza lo scorso anno, è stato reso così ancora più complicato dall’impossibilità di accedere ad un mercato estivo di spessore; dopo otto giornate Campedelli ha quindi virato su Giampiero Ventura, la cui carriera aveva sperimentato il proprio culmine negativo con la mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale di Russia. L’improvviso abbandono del tecnico ligure, peraltro giunto dopo il primo risultato utile in quattro partite e seguito dalle parole di fuoco del capitano Sergio Pellissier, ha portato Mimmo Di Carlo a sedere nuovamente sulla panchina gialloblu e, pur con una classifica ancora gravemente compromessa, la squadra sembra aver ritrovato un po’ di serenità.

Altrettanto intenso è stato il valzer in casa del Genoa. I chiari di luna di cui spesso il presidente Preziosi si è reso protagonista hanno portato dapprima all’esonero di Ballardini e successivamente a quello di Juric, rimpiazzato in panchina da Prandelli. Gli altri cambi alla guida tecnica si sono poi registrati a Udine, Empoli e, più di recente, Frosinone. I friulani hanno fatto retromarcia sulla propria scommessa di inizio campionato; il tentativo di proporre un calcio innovativo e frizzante di Velazquez non ha pagato e l’allenatore spagnolo è stato sollevato dall’incarico a beneficio di Davide Nicola. Andreazzoli, vincitore della “Panchina d’Argento” in qualità di miglior allenatore della serie cadetta dopo aver trascinato l’Empoli alla promozione, non è riuscito a ripetersi in serie A e si è visto sostituire da Beppe Iachini, che ha impresso un’immediata scossa alla squadra. In ultimo, il presidente Stirpe ha dato il benservito a Moreno Longo, guida dei ciociari fino a pochi giorni fa, a cui è subentrato Marco Baroni per provare a risollevare dal penultimo posto la squadra frusinate.

Sulla graticola, però, restano ancora diversi allenatori, anche tra le squadre più quotate. In cima alla lista degli allenatori a rischio compare il nome di Eusebio Di Francesco; i 24 punti conquistati dalla sua Roma in 16 partite non sembrano corrispondere al valore del materiale a disposizione del tecnico abruzzese, che per altro verso può però vantare il conseguimento di una qualificazione senza patemi agli ottavi di finale di Champions League. Proprio l’uscita dall’Europa che conta, sembra aver incrinato i rapporti tra l’Inter e Spalletti, per la prima volta messo in discussione anche dalla tifoseria con l’imputazione di una mala gestione dei cambi e dei ruoli nelle occasioni più importanti. Anche Gattuso, infine, ha accusato pesanti critiche; pur falcidiato da innumerevoli infortuni, il suo Milan non sembra in grado di compiere l’ultimo passo verso la piena credibilità. In questo contesto, l’allenatore calabrese si è dimostrato più un uomo di spogliatoio, che di campo e non sempre le sue scelte si sono rivelate del tutto condivisibili.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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