Calcio Serie A

Calcio: tornano gli allenamenti tra cautela e paura

Domani in campo Cagliari, Bologna e Sassuolo

Alla vigilia del 4 maggio, spartiacque ideale tra un “prima” ancora troppo vicino e un “dopo” che resta impregnato di timori (e per la verità ancora tutto da strutturare), anche il calcio italiano prova timidamente a riattivarsi, alla stregua di numerose attività che a partire da domani inaugureranno una stagione di prudente coesistenza con l’ormai fin troppo familiare COVID-19.

Le squadre di Serie A – per cui una data di ripresa delle competizioni resta ovviamente impronosticabile – si avviano a riorganizzare la propria quotidianità sui campi di allenamento da un lato ottemperando alle disposizioni contenute nel protocollo medico elaborato dalla FIGC e dall’altro attendendo ossequiosamente il via libera delle Regioni; in tal senso, stante la diversa intensità con cui il virus nelle scorse settimane si è fatto strada nel territorio, altrettanto diversi saranno i tempi con cui gli Enti locali consentiranno l’attività all’interno dei centri sportivi.

In ogni caso, almeno nell’iniziale fase di transizione, gli allenamenti dovranno intendersi come “sedute individuali facoltative“, che gli atleti potranno svolgere solo con la garanzia del distanziamento e con la condizione che i centri sportivi restino chiusi relativamente ad ogni altra attività.

La Sardegna, con la benedizione del governatore Solinas, ha autorizzato già a partire da domani il lavoro atletico a porte chiuse ma all’aria aperta; il Cagliari potrà quindi ripristinare una prima forma di normalità tornando a calcare i campi di Asseminello. Analoghe disposizioni provengono anche da Bonaccini per l’Emilia Romagna, con Bologna e Sassuolo che ripartiranno già domani, mentre Parma e SPAL attendono una ridefinizione del protocollo medico.

Mercoledì sarà invece il momento di Roma e Lazio, che potranno rimuovere i lucchetti ai cancelli di Trigoria e Formello; appare poi imminente la ripartenza in Campania e Toscana, con Napoli e Fiorentina pronte ad allacciare nuovamente gli scarpini.

Se nelle categorie maggiori l’attuazione del protocollo – pur con legittimi dubbi e posizioni divergenti tra gli addetti ai lavori – resta una via nella sostanza praticabile, il discorso cambia, e non di poco, in Lega Pro; chiara e netta, infatti, è arrivata la denuncia del presidente Francesco Ghirelli, che ha accolto le doglianze di presidenti e medici dei club affiliati al circuito da lui gestito e, pienamente cosciente delle inadeguatezze strutturali dei centri sportivi nelle serie minori, ha dovuto constatare l’impossibilità di seguire con la dovuta minuzia le prescrizioni di cautela sanitaria. La decisione ultima per la ripresa anche in Lega Pro, dunque, non può che competere al consiglio federale.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.

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