Sport

Calcio, Under 21: Di Biagio annuncia l’addio

Roma, 25 giugno – Era nell’aria: il suo contratto in scadenza e l’eliminazione dagli Europei non hanno lasciato molta scelta a Gigi Di Biagio che stamane, nel corso di una conferenza stampa, ha annunciato l’addio alla panchina dell’Under 21, dopo 6 anni.

“Bisogna scindere i risultati di questi anni da quello che è successo in questo Europeo. Direi che è stato fatto un ottimo lavoro: abbiamo fatto crescere tanti ragazzi, siamo stati competitivi con tante squadre forti, tanti ragazzi sono andati in Nazionale A. Poi ci sono le note dolenti, perché il risultato non è positivo ma non è un fallimento per me. Ora non sarò più l’allenatore dell’Under 21. Ringrazio tutti, dai dirigenti a Maurizio Viscidi”, ha dichiarato l’prmai ex CT.

“Rimpianti particolari? La colpa è solo nostra, senza cercare alibi. Il responsabile principale sono io e i ragazzi con me. Però chi dice che non abbiamo gioco e non corriamo è in malafede. Abbiamo fatto più tiri, siamo stati più pericolosi degli altri. Se la Romania avesse vinto mi avreste detto altre cose… Problemi in squadra? Anche Zaniolo e Kean mi hanno dato qualcosa, forse meno degli altri 4 che ho prelevato dall’Italia di Mancini ma non mi sento di rimproverarli. Qualcuno dimentica che abbiamo dovuto fare dei prestiti all’Under 20 per il Mondiale. Noi abbiamo 40-50 giocatori che girano tra U19, U20 e U21. Con le Under siamo andati ben oltre le aspettative”.

Alla domanda su cosa sia mancato all’Italia nel corso degli Europei con la sua gestione, Di Biagio ha risposto: “Il primo Europeo è stato un miracolo, qualificarsi davanti a Belgio e Serbia è stato miracoloso. Il secondo Europeo abbiamo perso la semifinale con la Spagna, con i più forti. Ci sono sempre 5-6 squadre che possono vincere. Il fallimento vero è quando fai 0 punti e nessuno va in nazionale maggiore”.

Sul suo futuro, l’ex CT degli Azzurrini, ha affermato: “Sono sul mercato. Club di Serie A e Serie B mi hanno cercato ma per rispetto della Federazione ho sempre detto di no. Grazie alla crescita di questi anni mi sento pronto per nuove sfide. Avrei lasciato comunque. Non mi sentivo più stimolato al 99,9%: avrei lasciato forse uno spiraglio per fare i Giochi”.

La Voce

Mostra Altro

Redazione La Voce

Quotidiano d'informazione e cultura nazionale ed internazionale, fondato nel 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio