Calcio Serie A

Calciomercato: i movimenti di Inter, Juve e Milan

Conte detta le regole. Sarri e Gianpaolo non ancora ufficiali

La Nazionale maggiore di Roberto Mancini ha ufficialmente chiuso la stagione calcistica, ma le maggiori società già fremono in preparazione della prossima; se l’Inter ha già dato un indirizzo preciso alla prossima annata chiamando in panchina Antonio Conte, più silenzioso è invece l’atteggiamento di Juventus e Milan, che non hanno ancora formalizzato la futura guida tecnica né, al momento, hanno impresso particolari segni sul mercato.

In casa nerazzurra la trattativa più delicata coinvolge Mauro Icardi, ormai di fatto destinato a non vestire più la maglia, né tanto meno la fascia, dell’Inter; l’argentino costituisce tuttavia un patrimonio notevole da non svilire economicamente. La sua eventuale cessione dovrà infatti garantire per lo meno 70 milioni. Con la Juventus, attentissima agli sviluppi della situazione, non è esclusa la possibilità di uno scambio alla pari con Dybala, così come potrebbe ipotizzarsi l’approdo di Cuadrado in nerazzurro, integrato da contanti.

Pur non rientrando tra le urgenze, non può escludersi l’addio di Perisic, su cui è sempre vigile l’occhio dell’Arsenal; quanto a Nainggolan, poi, la condotta fuori dal campo del belga sembra incompatibile con il rigore solitamente imposto da Conte che di certo non si opporrebbe alla eventuale cessione del centrocampista. In entrata, i nomi più ricorrenti continuano ad essere quelli di Barella, Dzeko e Lukaku. È poi forte l’interesse per Lazaro, tornante austriaco dell’Hertha Berlino, così come per Rebic, transitato qualche anno fa in modo anonimo alla Fiorentina per poi esplodere con la maglia dell’Eintracht Francoforte.

La Juventus non ha invece ancora sciolto il nodo legato all’allenatore, anche se è ormai tutt’altro che imprudente indicare una convergenza verso il nome di Maurizio Sarri. In termini di mercato, attorno ai bianconeri ruotano solo grandi nomi, distribuiti in ogni reparto; oltre alla complessa vicenda legata al sussurrato arrivo di Icardi, non è semplice nemmeno definire l’uscita di Higuain, di ritorno dal Chelsea dopo la parentesi al Milan. Un’ipotesi interessante conduce ad uno scambio con Manolas della Roma, ma l’attaccante argentino, che non rientra più nei piani della Juventus, non è disposto a vestire in Italia una maglia diversa da quella della squadra bianconera.

Trippier e Hysaj sono poi nomi freschi e non impraticabili per la fascia destra della difesa, così come Emerson Palmieri rappresenta un possibile candidato a sinistra; a centrocampo non mancano i soliti riferimenti a Pogba al fine di aumentare lo spessore europeo della squadra, mentre in avanti prosegue il flirt con Federico Chiesa il cui arrivo contribuirebbe a portare gioventù e talento.

In casa rossonera, infine, è ufficiale l’arrivo all’interno della dirigenza di Zvonimir Boban al fianco di Maldini, per un Milan che cercherà di ricostruirsi attraverso gli artefici dei suoi antichi splendori. Giampaolo non è ancora ufficiale, ma sembra ormai il prescelto per la panchina. Acquistato Krunic dall’Empoli, il centrocampo va comunque numericamente ristrutturato, stanti le partenze di Bakayoko, Mauri, Montolivo e Bertolacci; in tale direzione, è sempre frequente il nome di Sensi del Sassuolo, a cui durante l’estate potrebbe aggiungersi quello del blucerchiato Praet. Muriel, vicinissimo nello scorso mercato di gennaio, potrebbe poi tornare d’attualità; è più defilato, e comunque costoso, Kramaric dell’Hoffenheim, mentre sembra da ridimensionare l’interesse per Schick, che il neo allenatore giallorosso Fonseca vorrebbe provare a rilanciare.

Quanto detto sopra si può tuttavia rubricare alle chiacchiere se il Milan non provvederà preliminarmente ad operare qualche cessione, obbligatoria in ragione del conto sempre aperto con l’UEFA in termini di fair play finanziario. Suso è il più probabile tra le partenze e potrebbe garantire un introito attorno ai 30 milioni; godono però di un ottimo mercato anche Donnarumma, Kessié, Calhanoglu e Cutrone, il cui sacrificio potrebbe contribuire a ripianare la situazione debitoria entro il 30 giugno.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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