Camilleri: Salvini twitta le condoglianze e viene sommerso di insulti

Roma, 17 luglio – “Provocatore”, “Ipocrita”, “Non hai avuto rispetto di lui da vivo dovresti solo vergognarti di onorarlo da morto!!!”, “Se c’era una volta, nella vita che potevi non scrivere niente e stare zitto, era in questa occasione”, “Come telegramma può andare. Ma a volte il silenzio è d’oro”. Sono solo alcuni degli insulti incassati dal Vicepremier Matteo Salvini per aver pubblicato su Twitter le proprie condoglianze per la morte di Andrea Camilleri.

Addio ad Andrea Camilleri, papà di Montalbano e narratore instancabile della sua Sicilia. pic.twitter.com/C6zc2BafyB

— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 17, 2019

E’ evidente che non si è ancora spento il fuoco dell’ultima polemica a distanza che aveva riguardato il leader leghista e lo scrittore scomparso stamattina. Lo scorso mese di giugno, Camilleri, commentando il comizio che Salvini aveva tenuto con il rosario tra le mani, aveva affermato: “Non credo in Dio, ma vedere Salvini impugnare il rosario dà un senso di vomito”. A stretto giro era arrivata la replica del leader del Carroccio: “Scrivi che ti passa”. Lo scontro aveva generato le reazioni dei sostenitori di Salvini che non perdevano occasione per insultare Camilleri sui social.

Anche in passato, Camilleri non aveva risparmiato dure critiche verso Salvini. A luglio del 2018, lo scrittore dichiarò che Salvini era un “marziano che pronuncia parole mafiose”, aggiungendo che “intorno alle posizioni estremiste di Salvini avverto lo stesso consenso che a dodici anni, nel 1937, sentivo intorno a Mussolini”.

Successivamente, a marzo di quest’anno, Camilleri aveva dichiarato: “Salvini sarebbe stato un meraviglioso federale di Mussolini”.

Tutti o quasi contro Salvini, insomma. Quasi tutti perché tra i commenti critici c’è chi ha apprezzato il gesto del leader leghista. Su Twitter, ad esempio, Francesco Sammartino ha infatti scritto: ” “Fu un suo tenace oppositore e il fatto che lei ugualmente lo ricordi dimostra che la Cultura può superare ogni barriera eretta dalla Politica”.

La Voce