Politica

Caso Siri: la Lega difende il Sottosegretario

Il M5S ne chiede la testa, Conte in primis. Sarà crisi di Governo?

Roma, 4 maggio – E’ sempre altissima tensione nell’alleanza di Governo per il caso di Armando Siri, il Sottosegretario in quota Lega, indagato per corruzione. Il Carroccio difende il Sottosegretario garantendogli che “nessuno lo molla” ed invitandolo a non dimettersi. I leghisti lasciano dunque il cerino in mano al premier, Giuseppe Conte che dovrà decidere se firmare il Decreto di revoca dagli incarichi di Governo per Siri, cosa che potrebbe avvenire mercoledì, in occasione del prossimo Consiglio dei Ministri.

Va da sé che in quel momento si consumerà l’ennesimo atto della guerra politica in corso tra Lega e Movimento Cinque Stelle. Se Di Maio ritiene di avere la maggioranza necessaria per far decadere Siri, la Lega potrebbe ufficializzare il proprio dissenso con un atto formale dalle conseguenze tutt’altro che leggere.

La cosa certa è che non ci sarà alcuna crisi di Governo causata dalla vicenda Siri: almeno sino al voto per le Europee. Dopo, se la scure pentastellata dovesse abbattersi sul Sottosegretario leghista, Salvini potrebbe decidere di giungere ad una resa dei conti. Un’ipotesi assolutamente realistica che non viene esclusa dagli ambienti padani. Lo stesso Sottosegretario Giancarlo Giorgetti, alla domanda se è verosimile una crisi, ha risposto “non so”, aggiungendo: “Bisogna decidere se si vuole perdere tempo o lavorare”.

Di Maio resta convinto che si tratti di una tensione passeggera e che Salvini non farà mai cadere il Governo. “La questione Siri è chiusa”, dice il Ministro del Lavoro, aggiungendo: “Quanto casino per una poltrona”.

Al momento, tuttavia, Salvini e Di Maio non si guardano nemmeno in faccia e si punzecchiano ad ogni occasione.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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