Ambiente

Clima, l’allarme delI’ISS: “Solo vent’anni per salvare il pianeta”

Al via oggi in Polonia, la Conferenza Internazionale sul Clima Cop 24

Roma, 3 dicembre – L’Istituto Superiore della Sanità ha lanciato l’allarme clima per il pianeta. Il presidente, Walter Ricciardi ha affermato: “Due generazioni, ovvero 20 anni, per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici e dagli effetti devastanti che questi avranno sulla salute dell’uomo e dei territori”, aggiungendo: “E’ questo il tempo che ci rimane per mettere in atto misure concrete. Già oggi le morti in Europa legate ai cambiamenti climatici sono migliaia l’anno, ma saranno milioni nel prossimo futuro”.

Intanto, oggi prende il via a Katowice, in Polonia, la Conferenza Internazionale sul Clima Cop 24 alla quale parteciperanno i rappresentanti di 200 Paesi. Ricciardi ha sottolineato che “si corre il serio rischio che i nostri nipoti non possano più stare all’aria aperta per gran parte dell’anno a causa dell’aumento delle temperature: il pericolo concreto è che le ondate di calore, che nel 2003 hanno fatto 70mila morti, possano passare da periodi limitati dell’anno a oltre 200 giorni l’anno in alcune parti del mondo”.

“I danni sulla salute dai cambiamenti climatici – ha proseguito Ricciardi – non sono visibili all’istante ma sono devastanti. Si tratta, in un certo senso, di un Olocausto a fuoco lento”. Oggi, “l’Organizzazione mondiale della sanita’ parla di 7 milioni di morti legate ai cambiamenti climatici ed in Italia ben il 12% dei ricoveri pediatrici in ospedale sono connessi all’inquinamento”.

Secondo il presidente dell’ISS è fondamentale che la politica internazionale prenda “delle decisioni rapide, dopo che anche all’ultimo G20 non si è arrivati ad un documento finale netto. Le speranze sono ora nella Cop24”.

Sulla linea dell’Istituto Superiore della Sanità, anche le Nazioni Unite le quali, rivolgendosi ai 200 Paesi partecipanti alla Conferenza, li hanno sollecitati a “fare di più” per attuare concretamente l’accordo di Parigi ed evitare così le conseguenze serie sul clima. Patricia Espinosa, responsabile per il Clima dell’Onu, ha dichiarato che “l’impatto dei cambiamenti climatici non è mai stato maggiore”.

La Banca Mondiale ha stanziato 200 miliardi di dollari da destinare ai Paesi in via di sviluppo affinché li investano nella gestione dei cambiamenti climatici. Si tratta di una somma che è il doppio rispetto a quella stanziata precedentemente. Questo passo, spiega la Banca Mondiale “invia un segnale importante alla comunità internazionale, perché faccia lo stesso”. Dai Paesi sviluppati, la promessa di uno stanziamento di 100 miliardi entro il 2020 per sostenere le politiche ambientali delle nazioni in via di sviluppo.

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Redazione La Voce

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