Politica

CONTE: “CHIAREZZA DA LEGA E M5S O ME NE VADO”

Il premier in conferenza stampa fa il punto sull'azione di Governo e lancia un ultimatum ai partiti di maggioranza

Roma, 3 giugno – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha convocato una conferenza stampa nel corso della quale ha tratto un bilancio dell’azione di Governo.

“Ho sempre ritenuto che il contratto fosse un elemento di forza del governo: è la modalità più lineare e trasparente per dar vita a un governo tra due distinte forze politiche con contenuti programmatici diversi e contesti valoriali distinti”, ha esordito Conte. “Mi sono determinato ad accettare l’incarico – ha proseguito – perché, pur consapevole di essere privo di una mia forza politica di sostegno, ho ritenuto di poter attingere dall’articolo 95 della Costituzione e alle prerogative ivi indicate, che definiscono ruolo e poteri del premier”.

Conte ha ricordato che l’Esecutivo ha agito nell’interesse della sicurezza e della protezione sociale e della trasparenza.

Parlando di immigrazione, il premier ha sottolineato l’esigenza di politiche di integrazione e di rimpatri.

Entrando poi nel merito dei rapporti all’interno dell’alleanza di Governo, Conte ha ammesso di aver sottovalutato le tensioni che le campagne elettorali hanno prodotto, consegnando l’immagine di un Governo diviso: un Governo che comunque è andato avanti. “L’esperienza di governo ha dovuto convivere con un ciclo serrato di tornate elettorali con campagna elettorale pressoché permanente e ne ha risentito il clima di coesione delle forze di governo. Io stesso avevo sottovalutato questo aspetto”, ha aggiunto ancora Conte: “In particolare il voto delle europee, molto complesso, ha accreditato l’immagine di uno stallo nell’attività di governo: questa è una falsità, il governo ha continuato a lavorare perché è iniziata la fase due, dopo la fase 1”.

Il Capo del Governo ha quindi ricordato che ha preso il via la fase 2 dell’Esecutivo, dove si lavorerà alle riforme normative e strutturali. Si accelererà sull’autonomia differenziata, sulla riforma fiscale e sul conflitto di interessi.

La prossima Manovra economica, ha detto il premier, sarà complessa ma sarà evitato l’aumento dell’IVA. Il rigore finanziario non dipende dall’Unione Europea ma dal debito eccessivo del Paese.

Conte ha assicurato che saranno aumentati gli investimenti per la ricerca, l’ambiente, l’arte ed il turismo.

Va da sé, ha proseguito Conte rivolgendosi indirettamente a Lega e Movimento Cinque Stelle, che per ottenere questi risultati, bisognerà porre fine alla logica della campagna elettorale permanente. Gli esiti delle Europee pesano ancora sul Governo. Occorre cessare le polemiche o il Governo non potrà lavorare. A tal proposito, ha detto il premier, che la durata del Governo non dipende da lui.

Il premier ha dunque invitato i ministri a non invadere aree che non siano di loro competenza. Lega e M5S non dovranno interferire nel dialogo con l’Unione Europea. Salvini e Di Maio dovranno dire chiaramente se intendono proseguire o andare al voto.

Conte ha quindi affermato chiaramente che non intende tirare a campare: se non arriverà chiarezza dai partiti di Governo è pronto a rimettere il mandato.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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