Politica

CONTE: DOMANI E’ IL GIORNO DI SALVINI E DI MAIO

Il premier parla della situazione di Governo, esprime criticità verso i minibot e preoccupazione per quanto sta accadendo nel CSM

In un’intervista rilasciata a ‘Il Fatto Quotidiano’, il premier Giuseppe Conte è tornato a parlare della situazione interna all’alleanza di Governo. Il Capo del Governo ha preannunciato per la giornata di domani, un incontro con i suoi due Vice, Matteo Salvini e Luigi Di Maio “per stabilire come andare avanti”. “Mi fa molto piacere che Matteo Salvini e Luigi Di Maio abbiano ricominciato a parlarsi, con toni diversi da quelli della campagna elettorale, ma ora dovremo sederci a un tavolo tutti e tre e concordare una piattaforma chiara per proseguire”, ha detto Conte.

Rimarcando ulteriormente la sua linea, ovvero quella di proseguire nell’incarico di Governo soltanto se sarà garantita la chiarezza dai due partiti, Lega e Movimento Cinque Stelle, il premier ha detto che si muoverà solo “con il più ampio coinvolgimento politico, concorderemo una linea con i vicepresidenti, in modo che il mio sia un mandato pieno al più alto livello”. “Se non basterà una riunione, ne faremo una seconda e poi una terza”.

Conte ha parlato anche dei minibot proposti dalla Lega ed avversati dal Ministro dell’Economia, Giovanni Tria oltre che dalle opposizioni in Parlamento. “E’ una iniziativa parlamentare che non ho ancora discusso con i promotori della Lega, ma da giurista mi sembra evidente che presenta diverse criticità”, ha affermato il presidente del Consiglio.

Commentando i recenti fatti che coinvolgono il CSM in inchieste giudiziarie, Conte ha affermato: “E’ una vicenda molto grave, da non sottovalutare, senza entrare nel merito delle indagini mi sembra che l’autosospensione di alcuni membri del CSM che hanno avuto rapporti impropri con la politica non sia una reazione sufficiente ma sarebbe un errore anche l’azzeramento dell’intero Consiglio, una scelta che finirebbe per penalizzare chi si è comportato bene”.

E toccherà al premier esaminare le proposte di riforma del CSM per porre rimedio a quello che ha definito un “gravissimo vulnus alla credibilità della magistratura”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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