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Coppa Italia: Juve, doppio poker. 4-0 al Milan e quarto trofeo di fila

I rossoneri reggono un tempo, prima di essere annichiliti dai bianconeri

All’Olimpico la Juventus infila l’ennesimo trionfo conquistando la quarta Coppa Italia consecutiva (la numero 13 in totale); nella finale il Milan regge un tempo, prima di essere annichilito dai bianconeri che si impongono con un demolitorio 4-0.

Sorprende, alla lettura delle formazioni, la scelta di Allegri di escludere Higuain, affidando a Mandzukic la responsabilità dell’attacco con il sostegno di Dybala e Douglas Costa; si rivela inoltre vincente la soluzione iniziale che vede schierati Asamoah e Cuadrado sui lati, che impongono a Suso e Calhanoglu, punti forti del reparto offensivo rossonero, una prestazione sostanzialmente anonima. Gattuso cambia poco rispetto al consueto undici di partenza; oltre all’inserimento obbligato di Locatelli in luogo dell’infortunato Biglia, Calabria parte titolare nel ruolo di terzino destro, mentre Cutrone vince il ballottaggio con Kalinic per il ruolo di punta di riferimento.

I primi quarantacinque minuti si sviluppano in equilibrio e senza particolari sussulti; il Milan prova a farsi vedere per lo più con esecuzioni dalla distanza, ma la Juventus non si scompone producendo a sua volta iniziative che tuttavia non sfociano in conclusioni degne di menzione.

La svolta del match arriva al minuto 56, quando Benatia, dimenticato dalla retroguardia rossonera, incorna in rete un calcio d’angolo di Pjanic. Il Milan a questo punto si scioglie e viene tramortito da due gol in tre minuti, con Donnarumma che in entrambe le circostanze si dimostra tutt’altro che all’altezza. Al 61° una botta mancina di Douglas Costa piega le mani al portiere di Castellammare, che pure sembrava in grado di gestire diversamente il tiro del brasiliano; ancora più grave, poi, è l’imperfezione in cui tre minuti dopo incappa il numero uno rossonero, che non trattiene un pallone innocuo, permettendo a Benatia di avventarsi sulla sfera per il 3-0. Ad un quarto d’ora dal termine, infine, il poker juventino completa la disfatta del Milan, con Kalinic a deviare maldestramente nella propria porta un corner di Pjanic.

La Juventus può in tal modo mettere in bacheca il primo trofeo stagionale (conquistato senza subire gol nell’intera manifestazione), a cui già domenica, sempre sul terreno dell’Olimpico potrebbe aggiungersi lo scudetto; ai bianconeri basta infatti un pareggio contro la Roma per calare definitivamente il sipario sul campionato. Il Milan esce invece dal confronto con il capo chino; pesano sulla larghezza del passivo i gravi errori individuali in cui sono incorsi i ragazzi di Gattuso, pur restando evidente il dislivello tecnico e competitivo tra le due compagini. I rossoneri si precludono così la certezza dell’ingresso anticipato in Europa League e sono ora chiamati ad incassare sei punti nelle ultime due giornate contro Atalanta e Fiorentina, entrambe candidate ad accedere alla prossima competizione continentale.

Gigi Bria

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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