Cronaca

CORONAVIRUS. CONTE: “IN TUTTA ITALIA APERTI SOLO I SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI”

Le iniziative del Governo dopo l'annuncio di pandemia dall'OMS. Il testo completo del DPCM

Roma, 11 marzo – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, recependo in primis quanto chiesto dai Governatori di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luigi Zaia, oltre che prendere atto dello stato di pandemia dichiarato dall’OMS in relazione all’emergenza coronavirus, ha disposto la chiusura di tutte le attività commerciali d’Italia, ad eccezione dei servizi pubblici essenziali. Saranno quindi chiusi tutti i ristoranti, bar e pub, mentre rimarranno aperti i supermercati, farmacie, parafarmacie. Garantiti i trasporti pubblici.

“Questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante. Ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione di quelle dei beni di prima necessità e delle farmacie. Chiudiamo i negozi”, ha affermato il premier.

“Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa.  Restano garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e i servizi di pubblica utilità. Restano garantiti i trasporti. Chiudono i negozi, i bar, i pub e i ristoranti. Resta consentita la consegna a domicilio. Per le attività produttive va incentivato il più possibile il lavoro agile, incentivate le ferie e i permessi”, ha precisato Conte. Per quanto riguarda le fabbriche, resteranno aperte ma “con misure di sicurezza.

“Saranno garantite, nel rispetto della normativa igienico-sanitaria, le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività”.

“Chiudono i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di un metro di sicurezza. Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione: le industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che assumano misure di sicurezza adeguate ad evitare il contagio. Si incentiva la regolazione di turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili”, ha detto ancora Conte.

Sia le edicole che gli stampatori lavoreranno regolarmente. Resteranno aperti anche i tabaccai.

“Se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa nient’affatto improbabile, non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dovremo fare una corsa cieca verso il baratro. Dovremo essere lucidi, responsabili” ha detto Conte.

“Non è necessario fare nessuna corsa per acquistare il cibo: i negozi di alimentari restano aperti” ha aggiunto Giuseppe Conte.

“Per avere un riscontro effettivo dovremo attendere un paio di settimane”, ha rimarcato premier.

“Nominerò un commissario straordinario, Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, che si raccorderà con Borrelli”, ha poi annunciato il Capo del Governo.

IL TESTO COMPLETO DEL DPCM

DPCM 11 marzo 2020

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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