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CORONAVIRUS: CONTE PRESENTA LA FASE 2

Il premier: "Non ci sarà il liberi tutti"

Roma, 26 aprile – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha presentato i contenuti del prossimo DPCM che disciplinerà la cosiddetta ‘Fase 2’ nell’epidemia di coronavirus in Italia.

“Inizia la fase 2, ora bisogna convivere con il virus”, ha esordito il premier. “Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi: non bisogna mai avvicinarsi, la distanza di sicurezza deve essere di almeno un metro”. Bisognerà “tenere la distanza sociale o la curva risale. Se ami Italia mantieni le distanze”, ha aggiunto.

“Insieme a tutta la squadra dei ministri non ci tireremo indietro per la ripresa, per cambiare tutto ciò che non va”, ha garantito Conte.

“Saranno fissati e calmierati i prezzi delle mascherine. E in un prossimo decreto vogliamo eliminare l’IVA”, riferendosi a quei dispositivi che dovrebbero costare 0,50 euro.

“Sono allo studio interventi” sulle imprese. “L’Italia non riparte se non ripartono l’imprese. Per chi ha avuto già il bonus da 600 euro stiamo sperimentando la possibilità di un rinnovo automatico. Nel prossimo decreto ci saranno più aiuti alle imprese, l’obiettivo non è avere più sussidiati ma più occupati”, ha spiegato il Capo del Governo.

Dal 4 maggio sarà possibile celebrare i funerali purché partecipati da un massimo di 15 persone che dovranno indossare mascherine e garantire il mantenimento delle distanze. Resta il divieto di celebrare le messe, cosa che non è stata gradita dai vescovi che a stretto giro hanno replicato dicendo che il Governo “esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la messa con il popolo”. I vescovi “non possono accettare di vedere compromesso l`esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l`impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale”.

“Garantiamo accesso a luoghi pubblici come i parchi, a discrezione delle amministrazioni locali. L’attività motoria sarà possibile con una distanza di 2 metri per le attività agonistiche e 1 metro per quelle semplici. L’attività motoria sarà possibile con una distanza di 2 metri per le attività agonistiche e 1 metro per quelle semplici”. Gli allenamenti saranno consentiti solo con il mantenimento delle distanze.

Dal 4 maggio via libera alla ristorazione d’asporto. Si potrà accedere ai locali “uno alla volta e il cibo si consuma a casa”, ha sottolineato Conte.

Dal 4 maggio, potranno riaprire le manifatture ma rispettando “tutti i protocolli per la sicurezza”.

“Il 18 maggio in programma ci sarà una riapertura anche del commercio al dettaglio. E ancora il 18 musei, mostre e la possibilità di allenamenti per sport di squadra”, ha detto ancora Conte.  Il 1° giugno riapriranno  anche bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici.

Il nuovo DPCM prevede la “possibilità di spostamenti mirati per far visita ai congiunti. Molte famiglie sono state separate, vogliamo consentire delle visite ma mirate nel rispetto delle distanze con l’adozione delle mascherine e divieto di assembramento”.”Non sono consentiti party e riunioni di famiglia”, ha sottolineato il premier.

“Ci avviamo ad allentare un lockdown per il 4 maggio ma c’è un meccanismo in cui le Regioni, con cui la collaborazione dovrà essere ancora più integrata, dovranno informarci sull’andamento della curva epidemiologica e sull’adeguatezza delle strutture”, ha rimarcato Conte.

Il nuovo DPCM consentirà il poter raggiungere il proprio domicilio. Le autocertificazioni resteranno comunque in vigore. “Le nuove misure – ha sottolineato Conte – non rappresentano un ‘liberi tutti'”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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